
[26/10/2012] News toscana
Muoia Sansone con tutti i filistei! Questa sembra essere la strategia scelta dal sindaco di Sesto Fiorentino, Gianni Gianassi, per smarcarsi dalle pressioni su nuovo termovalorizzatore e nuova pista dell'aeroporto. Un colpo al cerchio (Renzi) e uno alla botte (Rossi). Così, nell'assemblea dei comuni soci di Ato Toscana Centro è saltato il tavolo: ed è bastato un 8% (reale e contrario) sommato alle astensioni per deliberare di non affidare il servizio di gestione rifiuti in via transitoria e temporanea - durata 3 anni secondo le modalità in house providing - alla società che sarebbe dovuta nascere dall'integrazione tra le attuali 5 aziende di igiene urbana operanti nel territorio delle province di Firenze- Prato-Pistoia (AER, ASM, CIS , Publiambiente, e Quadrifoglio). La delibera era stata invece approvata all'unanimità dei presenti dal Consiglio direttivo di ATO del 18 ottobre scorso, che l'ha trasmessa all'assemblea. Con l'impegno, dopo tre anni di housing alla nuova azienda unica, di procedere comunque con la procedura di gara per la concessione del servizio. Far saltare l'aggregazione tra le 5 aziende è la mossa utile a dare il via ad un effetto domino che coinvolgerà nei tempi e nei modi la realizzazione delle due nuove infrastrutture.
Quindi gara europea subito!
Ora, al di là di quanto ogni Comune socio potrà dichiarare nei prossimi giorni (io non c'ero...ho votato contro per questo e per quello...mi sono astenuto perché mancava il piano industriale....) è evidente a tutti come il primo aspetto sia politico, tutto interno al Partito Democratico, nelle cui fila c'è chiaramente chi ha preso al palla al balzo per minare il lavoro del "rottamatore" Renzi proprio nel suo territorio e su una infrastruttura (il termovalorizzatore di Case Passerini) sulla quale si è speso molto. Ma insieme a questo c'è dell'altro: è infatti altrettanto solare che l'esigenza di fare un accordo con il governatore Rossi per far slittare ogni decisione sulla realizzazione della nuova pista parallela/convergente di Peretola al 2014 (data di fine legislatura) permetterebbe al sindaco di Sesto Fiorentino (che era il portavoce dell'ipotesi pista obliqua) di uscire di scena senza aver caricato il suo territorio di nuove infrastrutture che nel tempo porterebbero il suo nome (ma di qualcun altro, se è vero, come è stato detto per anni, che sono indispensabili).
Qualcuno si domanderà: ma erano state proposte mitigazioni e coinvolgimento dei comuni soci più piccoli nella governance della nuova azienda unica dei rifiuti? Certo che si, comprese quote di rappresentanza inaspettate. Ma quello che fino all'altro ieri era considerato fondamentale, ieri era già carta straccia.
Quindi palla in tribuna, falli tattici e gioco spezzettato da qui a fine legislatura nei comuni della piana: su questa ipotesi portata avanti dal sindaco Gianassi si sono accodati molti suoi colleghi della piana fiorentina (a nord, ma anche a sud e nel Chianti, con il solo sindaco di Scandicci isolato) e altri esponenti dell'area pistoiese e della valdisieve.
Quello che ora rimane è una bella patata bollente per l'Assessore all'Ambiente della Regione, Anna Rita Bramerini, che se negli ultimi tempi per i rifiuti sembrava preoccupata soprattutto delle sorti dell'Ato Costa (l'Ato Sud con il recente esito di gara è già a posto), adesso vede improvvisamente riscoppiare il bubbone nell'Ato Centro, perché l'incertezza sulla gara (tempi di svolgimento; competitori potenziali e reali; contenuti legislativi cambiati nel frattempo; asset societari e impianti dei gestori non più integrati e unificati) è l'unica cosa di cui oggi si è sicuri.
Quindi, che fare? Commissariare l'Ato Centro perché non è arrivata nei tempi stabiliti ad una soluzione strutturate e condivisa? Difficile, perché così si alimenterebbe ancor di più il divario di legittimità e autonomia tra gli enti.
Pochi giorni fa sono stati divulgati i risultati delle percentuali di raccolta differenziata e conseguente avvio al riciclo nei tre ATO toscani per il 2011. Bene, proprio l'Ato Toscana Centro è stato l'ambito territoriale più virtuoso, superando la percentuale obiettivo del 45%, con idee progettuali già operative e altre pronte per migliorare ancora di più il servizio e il parallelo avvio al riciclo delle materie prime seconde, con l'impegno di realizzare obiettivi impiantistici indispensabili per garantire a valle un'autosufficienza di smaltimento finalmente completa. Il tutto cercando di ribaltare queste efficienze in un'azienda unica che offrisse a cittadini e imprese servizi alla tariffa più contenuta.
Ma ieri si è dimostrato che questi argomenti interessano poco......se ne riparlerà a primarie chiuse...forse.