[26/10/2012] News
Replica alla "lettera" di un consigliere comunale di Castelfranco di Sotto
Che ha posto ad ARPAT il quesito: “Quale futuro per il nostro martoriato territorio?”
In relazione alla "lettera" del consigliere comunale di Castelfranco di Sotto, Stefano Tagliagamba, indirizzata al Direttore Generale dell'Agenzia, pubblicata il 22 ottobre sul quotidiano on-line Gonews.it, si puntualizza quanto segue:
- Riguardo alla domanda generale posta dal consigliere sul "destino di questo martoriato territorio e della popolazione che lo abita", si rileva che ARPAT non ha compiti di programmazione e pianificazione territoriale, proprie dei comuni, province e regioni. Questi enti possono disegnare il proprio territorio, operando sulle varie leve possibili, per rendere compatibili la presenza di un importante comprensorio industriale con gli insediamenti abitativi. ARPAT, in base alla sua legge istitutiva, fornisce agli enti locali il proprio supporto tecnico.
- Sulla questione della sede di San Romano l'Agenzia ha più volte scritto (vedi notizie sul sito ). Ribadiamo ancora una volta che le funzioni del servizio locale riguardavano essenzialmente la gestione del centro di telerilevamento (i cui risultati hanno un valore meramente indicativo), per tale gestione, abbiamo valutato che il personale sufficiente ammontasse a non oltre 3 unità (2 tecnici e 1 dirigente). I controlli veri e propri nel comprensorio sono da sempre stati effettuati da personale proveniente dalla sede di Pisa (in tutti campi: IPPC, rifiuti, etc.); evidentemente c'era, presso il servizio, un eccesso di risorse, che di questi tempi nessuno può permettersi.
- Le risorse citate dal consigliere, che secondo il protocollo firmato dalle amministrazioni, dovevano essere assegnate ad ARPAT per il mantenimento della sede di San Romano, non sono in realtà mai state erogate dai comuni e dall'associazione conciatori. Pertanto, sia per il 2011 che per il 2012 il centro di San Romano è a carico del bilancio dell'Agenzia.
- Anche sulla vicenda del pirogassificatore si è già scritto (vedi comunicato ). ARPAT è stata chiamata in causa nel ricorso presentato dai comitati e pertanto era legittimo che difendesse il proprio parere tecnico, ben articolato e ben motivato, contenente prescrizioni a nostro avviso necessarie a fornire garanzie adeguate.
- Sul tema del controllo del territorio ed in particolare sulle maleodoranze, ARPAT sta lavorando, in modo più articolato e intenso rispetto al passato, con numerosi sopralluoghi, controlli ambientali e accertamenti analitici, che stanno permettendo di individuare alcune cause dei disagi causati alla popolazione. Notizie di questi interventi (quando non sono coperti da segreto istruttorio) sono sempre resi disponibili con la massima trasparenza (vedi ad esempio comunicato di questi giorni ).
Il comunicato è disponibile all'indirizzo:
http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2012/replica-alla-201clettera201d-di-un-consigliere-comunale-di-castelfranco-di-sotto
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