
[26/10/2012] News toscana
Il Ryinchophorus ferrugineus meglio noto come Punteruolo rosso, "l'assassino delle palme" è arrivato in Versilia. Il piccolo coleottero di origine asiatica sta lentamente distruggendo palme e palmizi della costa caratteristici della passeggiate a mare.
«Il Punteruolo rosso rischia di vanificare l'importante investimento per il rifacimento della passeggiata di Viareggio - ha commentato Cristiano Genovali, vice presidente provinciale Coldiretti - Città Giardino è la zona più colpita ma anche nei comuni limitrofi ci sono palme contagiate. Senza palme che passeggiata è?». Coldiretti ha segnalato anche le palme che risultano ormai compromesse dall' "invasività" del coleottero: «ci sono due esemplari di fronte alla stazione ferroviaria (altri due sono stati abbattuti nei mesi scorsi), ed anche un'altra palma, censita addirittura come "albero monumentale"». La preoccupazione di Coldiretti è legata alla mancanza di un coordinamento tra i vari comuni per contrastare, con efficacia l'invasione del coleottero asiatico.
«Non è sufficiente circoscrivere il fenomeno nei singoli comuni - ha continuato Genovali - è necessario creare una commissione intercomunale di Area Vasta Versiliese per poter intervenire puntualmente, ottimizzare le risorse e coordinare gli sforzi. Se un comune interviene, e quello limitrofo non lo fa, gli sforzi del comune virtuoso sono vani. C'è poi da regimare tutta la questione legata alle palme presente nei terreni dei privati che devono essere obbligati ad intervenire per evitare il contagio». In effetti il Punteruolo rosso è oggetto di misura di emergenza da parte della Comunità europea (Decisione 2007/365/CE "Misure d'emergenza per impedire l'introduzione e la diffusione nella Comunità di Rhynchophorus ferrugineus") e in Italia è in vigore il DM 07/02/2011 che detta disposizioni sulla lotta obbligatoria contro questo coleottero.
In conseguenza la Regione Toscana ha prodotto un "Piano regionale di azione per contrastare la diffusione del Punteruolo rosso" nonché piani di azione specifici relativi ai ritrovamenti puntuali. La lotta è pertanto obbligatoria su specifiche disposizioni del Servizio fitosanitario regionale richiamate nei piani di azione. «E' una situazione che sta colpendo tutta la città e tutta la costa - ha aggiunto ancora Genovali - la tempestività degli interventi è fondamentale.
Se i controlli sono puntuali e mirati, e la prevenzione funziona, non è necessario abbatterle; ma se si ritarda l'abbattimento è l'unica soluzione». In effetti i danni causati dalle larve sono visibili solo in fase avanzata dell'infestazione quando ormai potrebbe essere troppo tardi e l'unico intervento da fare rimane quello dell'abbattimento. E' necessario quindi attivare un'azione preventiva di profilassi come indicato dal Servizio fitosanitario regionale, per cui si dovrebbe: ispezionare periodicamente in maniera accurata tutte le piante suscettibili di attacco da parte del Punteruolo rosso; impiegare trappole innescate con feromone di aggregazione per il monitoraggio degli adulti; effettuare una accurata potatura delle vecchie foglie e delle infiorescenze secche, eliminazione delle guaine fogliari, dei residui organici, ecc.; evitare i tagli delle foglie verdi o, se indispensabili, effettuarli nel periodo invernale operando un taglio "alto" cioè conservando un metro di moncone della foglia che potrà essere asportata successivamente quando secca; coprire e disinfettare le ferite eventualmente presenti o procurate nelle operazioni di trasporto e/o potatura con mastici o paste insetticide.
Per evitare che si arrivi ad una "strage" di palme Coldiretti chiede che venga attivata una sorta di task-force, anti-punteruolo: «l'abbattimento e lo smaltimento sono una pratica molto onerosa più della prevenzione in quanto si tratta di rifiuti speciali.
La sinergia ed azioni ad ampio raggio evitano spreco di denaro e risorse, anche umane, e difendono il patrimonio prezioso arboreo della nostra bella costa. Coldiretti è pronta ad essere in prima linea per tutelare il suo patrimonio di palme e palmizi», ha concluso Genovali. Questa vicenda è un ulteriore conferma di quanti danni possa provocare l'importazione di piante non certificate dato che il Punteruolo rosso è stato introdotto in Italia proprio attraverso questa strada.