[29/10/2012] News toscana

Vincoli e tutele per la "Strada Maestra Postale Lucchese"

Secondo  alcune associazioni finalmente c'è una buona notizia «per il martoriato territorio della Valdinievole, sottoposto a processi di sviluppo insostenibili e disarticolato nelle sue strutture storiche e naturali da una urbanistica pervasiva». Infatti, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, dopo i pareri favorevoli della Soprintendenza ai beni archeologici e della Soprintendenza ai beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici e entoantropologici, ha accolto la richiesta avanzata da Associazione Vivinaia, Osservatorio sulle politiche urbanistiche della Valdinievole, Gruppo archeologico capannorese, Italia Nostra Lucca, Legambiente Valdinievole ed ha dichiarato di interesse storico-artistico, e quindi sottoposto a vincolo di tutela, l'ultimo relitto dell'antica "Strada Maestra Postale Lucchese".

Le associazioni spigano che si tratta di una «Importante arteria che in epoca moderna collegava Lucca con Firenze, ma il cui tracciato affonda nei secoli precedenti e la cui tecnica costruttiva a lastricato ricorda strutture viarie di epoca romana. Questo antico tracciato, del quale ci rimangono ancora dei tratti significativi, pur nel degrado dovuto all'incuria, ad un uso sconsiderato e ad alcuni interventi che nel tempo ne hanno alterato porzioni, è oggi denominato Via dei Colli e congiunge la Via Squarciabocconi di Veneri con la vicinale del Colle delle Belle Donne in territorio di Capannori, attraversando un territorio ricco di elementi storici e naturalistici, sottoposto però a preoccupanti pressioni urbanistiche»

Dopo anni di segnalazioni e denunce, il vicolo di tutela su questo bene storico «permette adesso di sollecitarne, in primo luogo, il rispetto e poi un recupero che si collochi all'interno di una operazione più vasta di valorizzazione dell'intero territorio dei cosiddetti "Colletti di Veneri", che presentano anche altre significative emergenze paesaggistiche e naturalistiche meritevoli di una adeguata tutela anche di tipo ambientale», scrivono le associazioni promotrici della procedura di vincolo che ora chiedono agli enti locali, in particolare al  Comune di Pescia, «Di riconsiderare, alla luce del vincolo di tutela istituito, le scelte urbanistiche riferite a quest'area e di aprire un processo partecipativo di programmazione di un percorso di valorizzazione storica e ambientale dell'antico tracciato viario e del territorio che attraversa».

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