
[29/10/2012] News toscana
Da quando il sindaco di Piombino Gianni Anselmi (nella foto) è salito sul tetto della Lucchini, va detto che qualche passo in avanti è stato fatto sulla vertenza che riguarda tutta l'area industriale della cittadina toscana, almeno dal punto di vista dell'interessamento del governo: nonostante ciò la strada per una riqualificazione definitiva del territorio che garantisca lavoro e tutela dell'ambiente è ancora lunga.
Oggi, come atteso, si è svolta al ministero dell'Ambiente la riunione concordata con i ministri Passera e Clini con i direttori generali Pernice (ministero Ambiente) e Bianchi (ministero Sviluppo economico) per avviare una fase nuova sul tema delle bonifiche e dell'infrastrutturazione dell'area portuale e industriale. Presenti la Regione e la Provincia, l'Autorità Portuale e le aziende ricomprese nel sito di bonifica: Lucchini, Magona, ASIU, Dalpex, Dalmine, Enel, Edison, Elettra.
«Registriamo un clima molto collaborativo e positivo - ha dichiarato soddisfatto il sindaco a conclusione del vertice - che auspichiamo possa aprire una fase convincente e positiva per gli operatori pubblici e privati». Nel merito, per quanto attiene le bonifiche, il ministero dell'Ambiente ha delineato l'evoluzione normativa prevista per sburocratizzare la materia e le procedure che riguardano la messa in sicurezza dei suoli.
Da questo punto di vista, anche per quanto riguarda la bonifica della falda, si è parlato di un nuovo approccio che vede la sostituzione dell'uso delle palancole, che diventano l'ultima ratio, con soluzioni tecnico progettuali meno costose ma ugualmente efficaci dal punto di vista ambientale. Dal punto di vista procedurale, è stato confermato e valutato positivamente il percorso di riperimetrazione dei Sin, attualmente in discussione nel tavolo regionale, che prevede la possibilità di scorporare alcune delle aree comprese nel Sin affidandole direttamente alla Regione, un percorso apprezzato in modo particolare anche dalle aziende presenti.
Sul piano della sviluppo economico, l'argomento principale è stato la definizione del decreto sviluppo da parte del governo, con l'art. 27 che dovrebbe ricomprendere Piombino tra le aree a crisi industriale complessa. Il tema quindi è quello dell'individuazione delle risorse necessarie per dare attuazione a tutto il "pacchetto" che comprende bonifiche, infrastrutture e il riuso dei suoli.
Per fare questo localmente sarà istituito un coordinamento progettuale strategico guidato dal comune, che lavorerà da un lato con le istituzioni, Regione, provincia autorità portuale ecc, e dall'altro con le imprese, per un accordo di programma teso a sburocratizzare le procedure, proporre nuove soluzioni per le bonifiche, inquadrare le bonifiche in un tavolo più strategico per l'attrazione di nuovi investimenti, includendo lo sviluppo del porto, della viabilità, all'urbanizzazione delle aree industriali, le questioni energetiche.
«Lavoreremo per un progetto di accordo che incroci tutti questi temi - ha aggiunto Anselmi - il territorio viene investito della responsabilità di formulare una proposta e questo è molto importante. Affrontiamo i prossimi giorni sapendo che sul versante bonifiche e sviluppo si avverte un nuovo approccio che speriamo preluda a una stagione nuova». Entro qualche settimana dovrebbe essere elaborata una proposta che verrà poi presentata ai ministeri.