[06/11/2012] News toscana

Quando il dissesto dal territorio si sposta ai simboli della cultura: l'Unipi si mobilita

L'Università di Pisa a lavoro per rimettere in sesto lo storico edificio "La Sapienza". Nel maggio scorso in seguito al degrado e al dissesto statico, l'edificio è stato chiuso con il successivo spostamento delle attività della facoltà di Giurisprudenza, di alcuni dipartimenti universitari e l'immediata inaccessibilità della Biblioteca Universitaria di proprietà del MiBAC, ma ubicata dal 1823 in alcuni locali del palazzo.

Recentemente la Direzione edilizia dell'Ateneo pisano ha stipulato una convenzione con il dipartimento di Ingegneria civile e industriale (Dici) dello stesso Ateneo, al fine di individuare nel dettaglio le criticità e avanzare delle proposte di soluzione. Lo studio si articolerà in più fasi: la prima sarà di tipo conoscitivo, con l'esecuzione di un rilievo geometrico e strutturale e la realizzazione di saggi e di prove, sia in situ che di laboratorio, sulle murature del palazzo, e di misure dirette e indirette dei carichi gravanti sui solai e sulle pareti dell'edificio.

Successivamente sarà progettato e realizzato un accurato sistema di monitoraggio per il controllo delle lesioni esistenti. Infine, lo sviluppo di modelli meccanici dell'edificio consentirà di valutare, secondo quanto indicato nelle disposizioni regolamentari per gli immobili storici, il livello di sicurezza attuale e le eventuali misure derivanti dalle criticità individuate.

Il responsabile scientifico del progetto è Walter Salvatore, docente di "Costruzioni in zona sismica" dell'Ateneo, che coordinerà il gruppo di lavoro del Dici con la collaborazione di alcuni docenti e tecnici del dipartimento, fra i quali Stefano Bennati, docente di "Scienza delle Costruzioni" e vice direttore dello stesso dipartimento. Le attività e le misure, volte a consentire l'accessibilità in condizioni di sicurezza all'edificio della Sapienza e all'ingente patrimonio librario in esso conservato, saranno di volta in volta concordate e programmate dal coordinatore del gruppo di lavoro, con il rappresentante del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'ingegner Paolo Iannelli, e con l'ingegner Simona Burchi, individuata quale referente della Divisione edilizia dell'Ateneo. Le misure individuate saranno poi sottoposte al rettore dell'Università di Pisa e alla valutazione degli organi competenti.

Torna all'archivio