[06/11/2012] News

Deforestazione, Greenpeace vs Rizzoli e Fabbri: si apre uno spiraglio per le foreste

Il gruppo editoriale Rizzoli e Fabbri (Rcs), già a maggio durante il Salone del Libro di Torino, era finito sotto accusa da parte di Greenpeace per le sue produzioni editoriali incentivanti la deforestazione. Oggi un gruppo di attivisti dell'associazione ecologista ha realizzato un blitz nella sede di Rcs a Milano, per ribadire l'accusa contro gli editori di utilizzare per i loro libri carta realizzata "deforestando le foreste tropicali", ed in particolare quelle indonesiane.

Gli attivisti vestiti da tigri e da paramedici hanno srotolato uno striscione con scritto "Rizzoli e Fabbri malati di deforestazione", e hanno somministrato "pillole antideforestazione" sensibilizzando i lavoratori del gruppo sulle attività illecite di cui accusano l'azienda. I risultati dell'azione pare non si siano fatti attendere. «La nostra terapia d'urto contro la deforestazione ha funzionato - ha dichiarato Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace, al termine dell'incontro con i vertici di RCS Libri - A seguito del nostro blitz di questa mattina, in cui le tigri di Greenpeace hanno occupato la reception di Rcs Libri, abbiamo avuto un proficuo incontro con i vertici aziendali che erano rimasti finora sordi alle nostre richieste. L'impegno che hanno preso oggi invece è sicuramente positivo: entro la fine del mese verrà organizzato un tavolo tecnico che ha come obiettivo quello di implementare un percorso sempre più virtuoso che garantisca a tutte le case editrici Rcs di diventare in tempi brevi "amici delle foreste"».

L'associazione ecologista sostiene che la carta usata da Rizzoli e Fabbri, prodotta in Cina, presenta fibre di legno duro tropicale, provenienti dagli ultimi polmoni verdi del Pianeta. «La Cina è il primo mercato per la vendita della carta delle multinazionali indonesiane App e April, aziende che per produrre la carta distruggono le foreste e condannano all'estinzione le ultime tigri di Sumatra e specie arboree protette dal Cites come il ramino», hanno dichiarato da Greenpeace.

Rispetto invece ai libri incriminati nel rapporto "Favole ammazza foreste" lanciato dall'associazione durante la Fiera del libro di Torino, il gruppo Rcs ha già preso delle misure contrattuali per evitare che nei propri libri venga impiegata carta prodotta da multinazionali controverse come APP e APRIL. «Speriamo che a queste parole molto rassicuranti per le foreste e le ultime tigri di Sumatra seguano presto anche i fatti», ha concluso Campione.

Torna all'archivio