[06/11/2012] News toscana

Firenze 10+10, il capoluogo toscano torna capitale d’Europa contro il liberismo sfrenato

«Se il movimento a difesa della democrazia e dei diritti fosse forte e unito, non ci sarebbe bisogno di puntare su Firenze, a dieci anni dal Forum Sociale Europeo di Firenze: questo avrebbe da tempo trovato i suoi luoghi di incontro europeo, le sue forme di coordinamento, le sue unitarie azioni comuni». Ecco dunque che, a due lustri da quel 2002 che vide già radunarsi a Firenze una gran folla di reti e movimenti antiliberisti europei Firenze 10+10/Unire le forze per un'altra Europa torna dall'8 all'11 novembre in Fortezza da Basso.

Oltre 3.000 partecipanti provenienti da 21 paesi e da oltre 220 tra organizzazioni, sindacati, reti e campagne attive in Europa per quattro giornate di lavori, partendo da una semplice osservazione: «Alleanze forti fra movimenti nuovi e attori tradizionali  non si sono ancora prodotte. Nell'attivismo sociale ciascuno fa il proprio, senza lo scarto di iniziativa che la situazione renderebbe necessario, e urgente. I greci giocano la loro partita da soli, senza neppure un briciolo della solidarietà che ha fatto in altri tempi la storia dei movimenti popolari. Unirsi intorno a un progetto alternativo potrebbe essere possibile.  Le proposte ci sono, costruite in anni di pensiero altro, di laboratori di altra economia e di altra società.

Abbondano gli appelli, gli articoli, gli scritti, i convegni, la maggior parte dei quali convergenti sulle analisi e sulle proposte, sulla gravità del momento. Ma niente di questo riesce a trasformarsi in un fronte europeo di resistenza e cambiamento all'altezza della sfida. Firenze 10+10 nasce da qui, da questo sano e necessario realismo, dalla drammatica contraddizione fra ciò di cui ci sarebbe bisogno e ciò che invece è».

Austria, Belgio, Bielorussia, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Marocco, Norvegia, Olanda, Paesi Baschi, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Spagna, Tunisia, Ucraina e Ungheria: tanti sono i Paesi che vedranno dunque loro rappresentanti riuniti a Firenze, per discutere ed elaborare proposte all'interno dei 5 gli ambiti di lavoro del Forum; a questi 5 ne sarà poi affiancato un sesto: un gruppo trasversale di interconnessione aperto a tutti, che cercherà di far emergere una proposta comune di azione di breve termine e una proposta di strategia di lungo termine.

I 5 pilastri - come comunica il comitato organizzatore dell'evento - sono:

Democrazia in Europa - Costruzione di un "processo costituente" democratico dal basso e sviluppo

di un patto e di un'assemblea europea dei cittadini; ricostruzione delle istituzioni europee al di fuori

degli  attuali  trattati  non  democratici;  migranti  e  cittadinanza  europea  di  residenza;  barriera

democratica  contro  l'estrema  destra,  il  neo-fascismo  e  il  razzismo;  ricostruzione  della  solidarietà

sociale.

Finanza-debito-austerità -  "Tribunale del debito", audit del debito e della spesa pubblica; campagne contro le politiche di austerity e il fiscal compact; tassa sulle transazioni finanziarie; ecc.

Lavoro e diritti sociali -  Lavoro  e  diritti  sociali  ai  tempi  della  globalizzazione  neoliberista  e dell'austerità; sviluppo sociale sostenibile; patto sociale; reddito adeguato (salari, protezione sociale) ecc.

Beni comuni naturali e sociali+servizi pubblici - Fra cui terra, cibo, acqua, energia, clima e agenda post-Rio; la difesa dei territori contro le grandi opere inutili imposte; beni comuni sociali e difesa e reinvenzione dei servizi pubblici.

Europa nel Mediterraneo e nel mondo -  Pace e sostegno alle lotte per diritti e democrazia; guerra/pace  e  giustizia  sociale;  cooperazione  internazionale  e  solidarietà,  il  commercio  equo;  la denuclearizzazione del Mediterraneo; il controllo sul commercio di armi; le rivoluzioni arabe; fermare le occupazioni; relazioni tra le diverse culture e identità (costruzione di un ponte verso il Forum sociale mondiale  2013  in  Tunisia  e  verso  il  FSM-Palestina  libera  in  Brasile).  La  dimensione  di  genere  è trasversale a tutti i pilastri.

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