[07/11/2012] News toscana

Quando la biodiversità agricola diventa occasione di sviluppo per il territorio

A confronto le esperienze di amministratori locali e i più importanti parchi nazionali italiani

La prospettiva che la storia apre sull'esperienza dei Parchi naturali da sola dimostra come questi possano essere concreto volano di sviluppo per il territorio: ma se entrambi vengono legati assieme dal filo rosso della biodiversità agricola il fattore di crescita potrebbe essere ancor più migliorato? Amministratori locali e rappresentanti dei più importanti parchi nazionali italiani ne discuteranno assieme durante il convegno Biodiversità agricola nei Parchi Naturali. Uso sostenibile: esperienze a confronto, in programma venerdì 9 novembre, con inizio alle 9.30, a Villa Pertusati a Rosignano Marittimo. 

L'iniziativa, realizzata dal Centro per la Biodiversità Alimentare con il Patrocinio della Provincia di Livorno e del  Comune di Rosignano Marittimo, si propone di approfondire il ruolo della diversità agricola come collegamento e sintesi tra l'agricoltura e la conservazione dell'ambiente.
Al centro del convegno le esperienze più significative, portate avanti in alcuni parchi nazionali ed aree protette del Paese, come esempio concreto di sviluppo e valorizzazione dei territori.
Interverranno l'assessore provinciale ai parchi naturali, agricoltura e turismo Paolo Pacini, il sindaco di Rosignano Marittimo, Alessandro Franchi, l'assessore al commercio, agricoltura e turismo del Comune di Rosignano Marittimo, Luca Agostini e Riccardo Bocci di Rete Semi Rurali.


Parteciperanno i rappresentanti dei principali parchi italiani (Dolomiti Bellunesi, Gran Sasso e Monti della Laga, Majella, Arcipelago Toscano, Parco Agricolo Piana di Prato), della casa di reclusione di Gorgona Isola, di Federparchi, dell'ARSIAL, della Regione Toscana  e dell'associazionismo ambientale. «Il convegno - dice l'assessore Pacini - esce dai confini provinciali per misurarsi con le buone pratiche delle più importanti  esperienze  nazionali, in materia di gestione dei parchi. Lo scopo è, infatti, quello di andare verso progetti in cui l'agricoltura sostenibile guardi alla valorizzazione del paesaggio e della biodiversità, ma offra anche opportunità di lavoro per i giovani attraverso la creazione di microimprese».
I partecipanti  si confronteranno sulle attività in corso, le buone pratiche e le azioni già realizzate in varie parti d'Italia, con l'obiettivo di mettere in luce le potenzialità di un'agricoltura sostenibile, praticata all'interno dei parchi e delle aree protette,  e del rapporto tra salvaguardia dell'ambiente  e inedite opportunità di sviluppo, anche in chiave turistica, per le economie e le comunità locali. «Un'agricoltura biologica, a partire dai Parchi Naturali, è possibile - sottolinea il coordinatore della Rete Semi Rurali, Massimo Angelini - per superare il dualismo tra area protetta e territorio coltivato».
In questo senso il convegno si rivolge non solo agli operatori che lavorano nell'ambito dei parchi ma anche agli agronomi, agli studenti degli Istituti tecnici e delle Facoltà di Agraria, agli agricoltori, agli operatori turistici e a tutti coloro che vedono nell'area protetta la possibilità di valorizzare il proprio lavoro e migliorare la qualità della vita.

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