
[08/11/2012] News
Balotta (Onlit): «I nuovi collegamenti automobilistici in contrasto con le indicazioni della Corte francese»
Nell'ambito delle norme comuni del diritto europeo adesso tocca alla Corte dei Conti italiana aprire una analoga istruttoria per mettere a confronto i parametri valutativi, le risultanze ed avere così un quadro completo della valutazione dell'Alta velocità Torino Lione. Questo si sarebbe un atto di integrazione normativa europea, perché quella fisica di trafori e valichi tra gli Stati membri è già stata fatta all'inizio del secolo scorso.
La Corte dei Conti francese invita a ripensare l'alta velocità Torino-Lione perché i costi della sua realizzazione sono raddoppiati (da 6 a 12 milirdi) e chiede che venga utilizzata maggiormente la linea esistente studiando misure per trasferire il traffico transalpino, merci e passeggeri, dalla strada alla ferrovia. Tra il 2000 e il 2009 i infatti i traffici merci tra Francia ed Italia sono crollati del 42% mentre quelli passeggeri nonostante l'apertura della tratta di Alta velocità Torino-Milano sono rimasti gli stessi.
Difficile pensare sia "strategico" avere nuove capacità di valico con il nuovo tunnel della Val Susa date queste pessime performance e con una sempre più deludente gestione dei traffici ferroviari. Sorprende che, in netto contrasto con le indicazioni della Corte dei giudici contabili francesi, si debba constatare la presentazione, prevista oggi a Torino, di un servizio di ben 6 coppie di autobus (3 andata e 3 ritorno) gran confort che collegherà dal 1 dicembre Lione-Chambery con Torino a tariffe low cost e che finirà inevitabilmente a sottrarre nuovo traffico ai due binari di valico esistenti e già in continua diminuzione di traffici.
*Osservatorio Nazionale delle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture e Trasporti