
[19/11/2012] News toscana
In Toscana ci sono poche piste ciclabili: le stime, approssimate per eccesso, indicano una lunghezza massima di circa 500 km, per una regione con oltre 3 milioni e 600 mila abitanti, grande quasi 23 mila kmq, con oltre 50 milioni di presenze turistiche.
Le piste ciclabili costano tanto: rispetto a valori medi francesi (peraltro più alti di quelli di paesi ciclabili come Olanda, Danimarca e Germania) di circa 100 mila euro a km, in Toscana i costi raddoppiano si passano i 200 mila euro a km e non si tratta di piste ciclabili particolarmente grandi, belle o difficili da realizzare.
Le piste ciclabili sono spesso fatte dove non servono: la scelta dei tracciati dove fare le piste ciclabili, eludendo quello che prescrive la normativa nazionale (L.366/98 e DM 557/99), non è fatta in base a valutazioni oggettive di costi/benefici e di utilizzo da parte dei ciclisti, e quindi per collegare scuole, impianti sportivi, ospedali, luoghi di lavoro, centri e aree commerciali, ma spesso il criterio prevalente è quello di fare le piste ciclabili dove non si tolgono parcheggi alle auto e quindi dove non danno fastidio, anche se non vengono poi usate.
Le piste ciclabili sono quasi sempre fatte male: perché progettate e realizzate da tecnici, professionisti e imprese, che generalmente si occupano di altri progetti e altre attività di costruzione, e quindi il cui interesse è fare i progetti e le realizzazioni in modo che costino meno possibile e rendano il più possibile, tanto nessuno controlla e soprattutto nessuno protesta. Infatti, i committenti non possono protestare perché non si intendono di piste, né di mobilità ciclistica, i ciclisti e le loro associazioni non possono protestare perché altrimenti vengono sgridati "perché non gli va mai bene niente".
Così ci troviamo poche piste, costate molto, che servono a poco e fatte male, ma noi ciclisti dobbiamo stare zitti e le nostre associazioni debbono protestare in silenzio, perché altrimenti per i ciclisti non viene fatto nemmeno quello, ma forse sarebbe meglio.
Intanto i ciclisti non usano le piste ciclabili, ma vanno sulla strada, come ha mostrato la recente indagine della Regione, che riporta che meno di un terzo usa le piste ciclabili, ma solo qualche volta, e la metà dei ciclisti non le usa mai.
Purtroppo in Toscana continuano a morire tanti ciclisti.