
[21/11/2012] News
Dopo il voto della scorsa settimana nella commissione bilancio, oggi il Parlamento europeo ha dato il via libera, con 661 voti a favore, 17 contrari e 6 astensioni, agli aiuti per 670 milioni di euro alle vittime del terremoto di magnitudo 5,9 della scala Richter che il 20 maggio ha colpito l'Emilia Romagna e vaste zone del nord Italia, causando ingenti danni in molte città e paesi, in particolare in prossimità dell'epicentro, nelle province di Modena e Ferrara. Il 29 maggio si è verificato un altro forte sisma di magnitudo 5,8 della scala Richter, con epicentro localizzato leggermente più a ovest.
Il Parlamento europeo ricorda che «Entrambi gli eventi sismici sono stati seguiti da molte forti scosse di assestamento e hanno provocato 27 morti, circa 350 feriti e oltre 45.000 sfollati. Vari edifici, infrastrutture, imprese, capannoni industriali, nonché il settore agricolo e l'importante patrimonio culturale hanno riportato danni gravi e diffusi. Le autorità italiane hanno stimato in oltre 13 miliardi di euro i danni diretti totali. Tale importo rappresenta lo 0,86% del reddito nazionale lordo italiano ed eccede di quasi quattro volte la soglia applicabile all'Italia nel 2012 per la mobilitazione del Fondo di solidarietà».
Nonostante tutto questo la decisione di stanziare i fondi era stata rinviata per le controversie tra Commissione e Parlamento da un lato, e con il Consiglio dall'altro: non era chiaro da dove si sarebbe dovuto attingere per tali fondi. Alla fine, molti mesi dopo il terremoto, durante i negoziati sul bilancio 2013, gli Stati membri, su forte pressione del Parlamento, hanno raggiunto l'accordo per finanziare gli aiuti nell'ambito del bilancio 2012 dell'Ue.