
[23/11/2012] News toscana
Il Sustainable development solutions network si riunisce per la prima volta a New York
Dopo gli annunci, i fatti. È fissato per il 27-28 novembre il primo meeting del Sustainable development solutions network, la rete a marchio Onu per coinvolgere governi, istituzioni, università, imprese e società civile per identificare e attuare percorsi di sviluppo sostenibile.
Annunciata ad agosto dal segretario generale Onu, Ban-Ki-moon (che ha ufficializzato il nome del noto economista Jeffrey Sachs a capo del network), adesso questa realtà prende vita a New York, e avrà da subito anche un'anima toscana. Del consiglio direttivo, formato da esperti di economia, ambiente, esponenti di organismi che si occupano di sviluppo, provenienti da ogni regione del mondo, fa parte il rettore dell'università di Siena, Angelo Riccaboni (nella foto), uno dei due membri italiani, insieme a Paolo Scaroni, presidente dell'Eni.
Già a fine estate Jeffrey Sachs aveva fatto visita all'ateneo toscano - dove la sostenibilità è già di casa grazie alla presenza del network NeSSO - per discutere delle forme di collaborazione tra l'università toscana nell'ambito del nuovo Sustainable development solutions network, da poco annunciato.
Il Sdsn, infatti, come spiega il rettore Riccaboni in una nota dell'università, «è stato promosso nei mesi scorsi dall'Onu per individuare soluzioni concretamente realizzabili nell'ambito dello sviluppo sostenibile. Ritengo questo un importante riconoscimento per l'ateneo, ottenuto grazie al lavoro che viene svolto su questi temi, in particolare attraverso NeSSO, la nostra rete interna di ricerca sulla sostenibilità, e per aver adottato la sostenibilità ambientale, sociale ed economica tra le priorità della nostra Università».
Angelo Riccaboni parteciperà dunque al meeting della prossima settimana, durante il quale verranno tracciate le linee generali dell'agenda di lavoro che il nuovo organismo dovrà compiere, verranno individuate le tematiche e alcune iniziative sulle quali sarà focalizzato l'impegno a livello globale. Verranno selezionati infine alcuni primi obiettivi che il network intenderà raggiungere. «Durante questo primo incontro - ha concluso Riccaboni - saranno precisate le linee di azione lungo le quali l'Università di Siena potrà dare il suo apporto».