
[03/12/2012] News toscana
Tutela della biodiversità, aree protette e corretta gestione degli ecosistemi fluviali saranno i temi al centro del convegno "Il progetto Life Parc per la tutela della biodiversità, il rafforzamento delle aree protette e le politiche di sistema", che si terrà domani 4 dicembre 2012 a Sarzana (Sala consiliare del Comune, ore 9-18).
La giornata, organizzata dal Parco di Montemarcello-Magra, Regione Liguria, Provincia della Spezia e Legambiente, costituisce l'evento conclusivo del progetto "Petromyzon and river continuity (Parc)", iniziato nel 2009, il cui obiettivo principale è stato il miglioramento della conservazione della Lampreda di mare, della Cheppia, del Vairone, della Rovella e del Barbo all'interno del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra.
Lungo il corso dei Fiumi Magra e Vara queste specie sono minacciate da interventi quali escavazioni in alveo, cementificazione delle sponde, sbarramenti o inquinamento che mettono a rischio l'ecosistema, insieme al bracconaggio ed alle attività di pesca illegale. Attraverso il progetto sono stati realizzati interventi di ripristino della continuità fluviale ed ecologica dei fiumi Magra e Vara, fondamentale per il mantenimento e l'incremento delle specie in questione e in particolare della Lampreda di mare (specie a rischio di estinzione in Italia).
Il progetto Parc è stato finanziato dall'Unione europea nell'ambito del LIFE+ 2007, promosso dall'Ente Parco di Montemarcello-Magra in collaborazione con la Regione Liguria, la Provincia della Spezia, il Dip.Te.Ris. (Dipartimento per lo studio del Territorio e delle Risorse - Università degli Studi di Genova) e Legambiente.
«Questo momento di confronto e presentazione del progetto Life Parc si inserisce nel dibattito "caldo" sulla gestione del territorio e delle aree fluviali alla luce delle alluvioni che si stanno susseguendo nel Bacino ligure-toscano del fiume Magra - ha dichiarato Matteo Tollini, responsabile Aree protette Legambiente Toscana - La riqualificazione degli ambienti fluviali non è solo utile per la tutela della biodiversità ma deve diventare l'approccio per la gestione del territorio alluvionale, rivedendo radicalmente la politica urbanistica ed abbandonando l'inefficace sistema delle opere idrauliche a protezione di insediamenti edificati in luoghi sbagliati che, invece, dovrebbero essere delocalizzati. In questo quadro un Parco interregionale del Fiume Magra, da costruire estendo l'area protetta anche nel tratto toscano, sarebbe il soggetto capace di applicare efficaci politiche integrate di difesa dal rischio idrogeologico e tutela dell'ambiente fluviale».
La partecipazione al convegno è gratuita. Ai partecipanti sarà distribuita la pubblicazione "Le buone pratiche per la tutela del paesaggio e delle risorse fluviali" ed altro materiale informativo sulla gestione della biodiversità.
Il programma
Ore 9.00 Saluti
Massimo Caleo, sindaco di Sarzana
Francesco Pisani, presidente Parco Regionale Montemarcello Magra
Santo Grammatico, presidente Legambiente Liguria
ore 10.00 - 12.00 - I Sessione
"Presentazione risultati finali del progetto a cura dei partner coinvolti"
- Parco Montemarcello Magra
- Università di Genova - DISTAV
- Regione Liguria
- Provincia della Spezia
- Legambiente
ore 12.00 - 13.00 - II Sessione
dibattito
ore 13.00 - Buffet
ore 14.30 - Tavola Rotonda
"Il ruolo dei parchi per la conservazione della biodiversità fluviale"
Coordina
Patrizio Scarpellini, direttore Parco Montemarcello Magra
Introduce
Giulio Conte, Cirf, Ambiente Italia
Partecipano
Giampiero Sammuri, Presidente Federparchi
Susanna D'Antoni, Ispra
Marino Fiasella, commissario provincia della Spezia
Osvaldo Angeli, presidente provincia di Massa-Carrara
Renata Briano, assessore Ambiente Regione Liguria
Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette e Biodiversità Legambiente