
[05/12/2012] News toscana
A distanza di una settimana il torrente Mugnone è tornato a fare paura. A causa delle intense piogge, è stato superato il primo livello di guardia e uomini e mezzi del Servizio di piena e della Protezione civile della provincia di Firenze, sono stati dislocati in corrispondenza del tratto che va da Piazza Puccini al Ponte del Barco, interessato dai cantieri di Rfi (Rete ferroviaria italiana).
In concomitanza del picco di piena, esauritosi intorno alle 17, è stata disposta la chiusura di Via Tartini, della passerella che collega via Tartini alla ex Manifattura e del ponte del Barco stradale. Particolare preoccupazione ha destato la tenuta del tratto interessato dal cantiere Rfi, nonché la situazione del ponte del Barco stradale, come era successo martedì 27 novembre.
Questo tratto, hanno spiegato dalla Provincia, essendo stata ampliata la sezione idraulica a monte, in caso di piena costituisce una strozzatura che determina un rigurgito a monte con aumento dei carichi sulle arginature, e quindi il rischio di un loro cedimento. Inoltre il ponte provoca altri effetti collaterali, quali in particolare l'aumento della velocità della corrente con effetti dannosi sulle arginature e sulle opere provvisionali a monte e a valle del ponte stesso.
«L'esperienza di questa settimana conferma quanto più volte detto da noi, e cioè che la presenza di quel tipo di ponte in quel punto non è più compatibile con le esigenze di messa in sicurezza del Mugnone, peraltro in un'area urbana densamente abitata- ha dichiarato l'assessore provinciale all'Ambiente e Difesa del suolo Renzo Crescioli - Non si può aspettare ancora, magari a rischio di un'altra piena che potrebbe risultare fatale».
Per questi motivi la provincia di Firenze ha emesso ieri un'ordinanza con cui dispone a Rfi entro 25 giorni dalla notificazione l'abbattimento del ponte, peraltro già prevista nel progetto approvato.