[05/12/2012] News toscana

L'agricoltura per la valorizzazione e la cura del territorio

In 10 anni in Toscana abbandonati 100mila ettari di superficie agricola

Più agricoltura, valorizzazione del territorio, sviluppo dell'economia, crescita del paese: uno slogan che è anche la proposta dell'omonimo convegno organizzato oggi da Cia Toscana, al quale ha partecipato anche il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania. Proprio al ministro si è rivolto direttamente  il presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci, chiedendogli «di continuare a battersi per la sua proposta (DDL "Consumo del suolo") entro la legislatura, o lasciare al prossimo governo un testo già avanzato e concordato con le forze politiche e le regioni».

Raggiungere un'adeguata tutela del territorio è un obiettivo troppo importante da continuare a procrastinare. «Chiediamo alla Ue, al governo attuale e a quello che avremo fra pochi mesi, alla regione e agli enti locali - ha proseguito Pascucci - un impegno a difendere e valorizzare il patrimonio verde-rurale, non come museo o retaggio del passato ma come parte viva ed essenziale di una economia sociale basato sul bene comune. La ‘green economy' siamo noi, è l'agricoltura il cuore verde dell'economia».

Il percorso di uno sviluppo sostenibile, sebbene non possa certo configurarsi come il ritorno ad un'economia rurale, non può infatti prescindere da una valorizzazione e migliore gestione del settore primario, quello dell'agricoltura.

Pascucci ha quindi ricordato - precisa una nota di Cia Toscana - i danni al territorio toscano a causa delle alluvioni delle ultime settimane, in alcuni casi per scarsa manutenzione del territorio dovute all'abbandono delle campagne: nel periodo 2007-2010 ben 3mila ettari di superficie agraria sono stati occupati da nuovi insediamenti urbanistici. Dal 2000 al 2010 la Toscana ha perso 100mila ettari di superficie agricola a causa dell'abbandono dell'attività agricola, in particolare nelle aree svantaggiate e montane, dove l'agricoltura è meno competitiva. «Le principali minacce per il nostro territorio - ha detto Pascucci - sono quelle derivanti dall'erosione dei suoli agricoli per altri impieghi e per l'avanzare della rendita speculativa, che aggredisce il territorio non appena viene meno il presidio della presenza agricola. La sfida della pianificazione dell'uso del territorio deve porsi come obiettivo primario ed imprescindibile quello della difesa della destinazione s'uso dei suoli agricoli; a partire da questa trincea e per rendere forti le linee di difesa, puntando sullo sviluppo e il dinamismo dell'agricoltura».

Torna all'archivio