[10/12/2012] News

Nucleare: smantellamento di Sellafield a rilento, assunti 500 'liquidatori'. Crescono i rischi

Dopo un rapporto che denunciava grossi problemi e ritardi nella dismissione della famigerato impianto nucleare britannico di Sellafield, sono stati assunti 500 nuovi "liquidatori"  per accelerare il ritmo degli sforzi di bonifica di un impianto che presenta grandi rischi. Infatti, a novembre la Nuclear decommissioning authority (Nda) era stata pesantemente criticata dal National audit office, il cane da guardia fiscale della Gran Bretagna, per le spese eccessive per lo smantellamento per neutralizzare i rischi posti dal più famoso sito nucleare della Guerra Fredda atomica britannica. Secondo quanto dice la Bbc, il nuovo personale dovrebbe lavorare alla bonifica delle aree dei siti più pericolosi.

Il fisico nucleare Nils Bohmer, direttore generale dell'Ong norvegese-russa Bellona, da sempre preoccupata per la contaminazione del Mare del Nord prodotta da Sellafield, ha detto che «Questa è una buona notizia, stanno accelerando i loro sforzi per la disattivazione. La nostra posizione è sempre stata quella che la dismissione di Sellafield deve essere effettuata nel modo più rapido e sicuro possibile». Il completamento della bonifica dell'impianto nucleare è previsto per la fine di questo decennio.

La crisi batte forte nella Cumbria e le comunità locali hanno accolto calorosamente la notizia di 500 nuovi posti come "liquidatori": Elaine Woodburn, leader del Copeland Borough Council, ha detto all'Irish Independent: «Questa è una situazione win-win per il territorio. I nuovi posti di lavoro di forniscono una spinta importante per Copeland e dei suoi abitanti e contribuiscono anche a garantire che l'impianto sia messo in sicurezza dai più grandi pericoli, che è qualcosa per cui l'amministrazione comunale si è sempre battuta».

L'amministratore delegato dell'Nda, John Clarke, ha detto alla BBC che «La creazione di questi 500 nuovi posti di lavoro è una notizia eccellente per il West Cumbria e darà un contributo significativo ad accelerare la bonifica delle aree a rischio elevato di Shellafield, la priorità numero uno dell'Nda».

Anche il ministro dell'energia britannico John Hayes, è soddisfatto e, con una discreta faccia tosta, ha detto: «L'annuncio di 500 posti di lavoro a Sellafield dimostra l'immenso contributo del settore nucleare per l'economia britannica, in particolare quella del West Cumbria».

Insomma, la dismissione dei siti nucleari obsoleti e inquinanti come Sellafield, non sarebbe un rischio ed un costo, ma un'occasione economica nella Cumbria, dove il nucleare civile-militare viene definito "bread and butter", visto che ci lavorano circa 10.000 persone.

La realtà è che il rapporto del National audit office ha individuato gravi rischi per l'ambiente in diversi degli edifici più vecchi degli impianti nucleari e che in 50 anni i gestori del nucleare in Cumbria «Non sono riusciti a sviluppare un piano a lungo termine per le scorie», mentre «I costi per lo smantellamento del sito hanno superato i targets». Inoltre a Shellafield ci sono grossi problemi per lo stoccaggio si scorie solide e liquide, in particolare per lwe "piscin" ed i silos che «Possono provocare contaminazioni molto pericolose e durature da materiali radioattivi», mentre alcune delle strutture più vecchie del sito sono «Peggiorate così tanto che il loro contenuto pone rischi significativi per le persone e per l'ambiente».

Ma la cosa più preoccupante del rapporto Nao è la conclusione che i progetti di bonifica  a Sellafield fino ad ora sono stati «Poveri» e che «Significative incertezze e rischi di pianificazione. C'è notevole incertezza sul tempo necessario e sul costo del completamento degli impianti per il trattamento e lo stoccaggio del materiale altamente radioattivo tenuto in stato di deterioramento negli stagni  e nei silos».

Che la Sellafield Ltd, gestita dal 2008 da un consorzio formato da  Areva, Amexc ed Urs, e sotto il controllo della Nda, abbia uno strano concetto di bonifica è noto: è sotto inchiesta per aver inviato nel 2010 della scorie a basso livello di radioattività in una normale discarica. La discussione del caso inizierà il 12 dicembre alla Workington Magistrate's Court.

Nel 2011 la Nda ha presentato un "lifetime plan" per la bonifica di Sellafield entro il 2120 per un costo di 67 miliardi di sterline (107 miliardi di dollari. A Sellafield finora sono stati dismessi 55 edifici, ma ne restano altri 1.400, di questi, 240 sono impianti nucleari in funzione o edifici esistenti che contengono materiali radioattivi. Secondo il rapporto, nell'anno finanziario 2011-2012 sono stati spesi 1,6 miliardi di sterline per la bonifica di Sellafield, con  411 milioni andati ai progetti più grandi, 14 dei quali eseguiti senza un buon rapporto qualità-prezzo e che non garantirebbero la riduzione dei rischi promessa.

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