
[12/12/2012] News toscana
La vigilia delle festività natalizie ha portato un incremento di furti nelle campagne toscane. Tra i prodotti più ambiti gli abeti di natale, il pungitopo (ruscus racemosa), ortaggi, olive, frutti, filo di rame, gasolio prelevato con le pompette dalle cisterne ma anche animali da corte ed agnellini.
A denunciare il fenomeno dei ladri di campagna è Coldiretti Toscana «Tutto quello che fa Natale ha un grande mercato in questo periodo - ha dichiarato il presidente Tulio Marcelli - ed i ladri lo sanno molto bene. Sfruttano la notte, situazioni isolate e i grandi periodi di produzione. E' un fenomeno che negli ultimi due-tre anni, in coincidenza anche con la crisi, è diventato molto più frequente. I furti nelle campagne sono sempre esistiti ma si trattava di qualche piede di insalata o qualche gallina rubata più per fame qua e là. Casi isolati. Oggi siamo di fronte a bande e gruppi organizzati che con probabilità hanno già acquirenti e mercati».
Quindi secondo Coldiretti non si tratta solo di furtarelli ma di veri e propri furti su commissione. I più recenti casi di cronaca sono stati registrati nel pistoiese dove un'azienda che commercializza alberi di Natale è stata derubata di un centinaio di esemplari destinati al mercato natalizio e a Carrara dove sono spariti, da un allevamento, una ventina di agnellini. Ma anche il pungitopo, la classica piantina ornamentale dalle bacche arancioni o rosse che adorna porte e centri tavola in queste settimane, è uno degli oggetti più ambiti dai ladri che possono rivenderlo sul mercato oppure ad altre aziende che a loro volta lo rivenderanno al consumatore finale.
Ad essere più esposti ai furti sono le aziende agricole isolate che presentano via di fuga multiple. I colpi avvengono nel cuore della notte e spesso non vengono nemmeno denunciati dagli agricoltori. «Non è possibile vigilare e pattugliare tutto il territorio con la stessa intensità ma invitiamo gli agricoltori a segnalare movimenti anomali ma anche sparizioni seriali così da dirottare i riflettori delle forze dell'ordine sulle aree a più alta intensità», ha concluso Marcelli.