
[12/12/2012] News
Ormai il Mali è un non-Stato, occupato al nord dalle milizie islamiche che combattono contro i tuareg del Mouvement national de liberation de l'Azawad (Manla), che avevano proclamato l'indipendenza dell'Azawad, e il sud in mano ad un governo ad interim sotto il ricatto dei militari golpisti che vogliono impedire un intervento militare internazionale nel Paese.
Oggi il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha minacciato sanzioni mirate contro i militari che il 10 dicembre hanno arrestato il primo ministro ad interim, Cheick Modibo Diarra, per impedire il ripristino dell'ordine costituzionale.
A costringere alle dimissioni Diarra è stato nuovamente il capitano Amadou Haya Sanogo, il golpista che il 22 marzo aveva defenestrato il presidente Amadou Toumani Touré, per poi essere rovinosamente sconfitto dai tuareg del Mnla.
Il nuovo colpo d mano dei militari è avvenuto proprio mente il governo del Mali e la Communauté économique des Etats d'Afrique de l'Ouest (Cédéao) chiedevano al Consiglio di sicurezza dell'Onu di autorizzare rapidamente il dispiegamento di una forza internazionale di circa 3.300 uomini per riconquistare il nord del Mali occupato da 8 mesi dai gruppi islamici che hanno dichiarato il califfato ed istituto la sharia.
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon si è detto fortemente preoccupato per questo nuovo colpo di mano in Mali ed ha chiesto nuovamente la fine dell'ingerenza dei militari nella politica del poverissimo Paese africano. Ma l'esercito ha dimostrato di tenere sulla punta delle baionette quel che resta del Mali: il presidente ad interim della Repubblica, Dioncounda Traoré (nella foto), ieri ha nominato primo ministro Django Cissoko, già mediatore della Repubblica. La nomina è stata annunciata alla televisione nazionale Ortm, dopo che il presidente aveva tolto l'incarico a Cheick Modibo Diarra ed al suo governo con un decreto che sembra scritto dai golpisti.
Cissoko piace ai militari perché è un vecchio ministro del regime dell'ex presidente Moussa Traoré, un generale ed anche se è stato segretario generale alla presidenza di Amadou Toumani Touré, il presidente che hanno abbattuto con il golpe.
Cissoko è comunque considerato un amministratore di ''classe eccezionale'' ed è considerato da molti ''il cervello dell'amministrazione maliana". Insomma, il secondo golpe in un anno del Mali ha consegnato il Paese all'eminenza grigia che dovrebbe incarnare tutto quel che i militari dicono di voler combattere.