[27/12/2012] News toscana

Industria e riqualificazione territoriale: su queste basi si "costruisce" la Piombino del futuro

Si chiude un anno difficile per Piombino, dove si sono intrecciate le criticità dettate dalla crisi economica e finanziaria del Paese e quelle dovute alle carenze storiche che riguardano la nostra politica industriale (culminata a Piombino con la nomina di un commissario per l'acciaieria ex-Lucchini), a cui si è aggiunta ultimamente anche una crisi di natura istituzionale.

Il sindaco di Piombino Gianni Anselmi (nella foto), durante la conferenza stampa di fine anno, ha riesaminato il lavoro compiuto dall'amministrazione comunale che ha posto attenzione alle grandi questioni infrastrutturali, al rilancio economico del territorio e all'industria, alla riqualificazione territoriale e alle bonifiche e che ora guarda con moderata  fiducia al 2013.

Per quanto riguarda la crisi industriale, Anselmi ha messo in luce le diverse situazioni delle grandi aziende del polo industriale piombinese: «Il percorso avviato sullo stabilimento Tenaris Dalmine ha portato a un punto positivo, che auspichiamo possa concludersi al più presto con la realizzazione della strada interna di collegamento diretto tra l'area del laminatoio  e il porto.

Il commissariamento della Lucchini è un altro risultato importante in una situazione così grave e problematica, frutto di un intenso lavoro da parte delle istituzioni ma anche delle forze sociali e politiche che si sono manifestate con forza nell'imponente iniziativa del 19 novembre scorso. Il Commissario nominato dal governo ci consente di mettere in serie la questione Lucchini con tutte le altre questioni, legate alla competitività territoriale. Da non dimenticare - ha continuato il sindaco - Arcelor-Mittal, che presenta problematiche completamente diverse dagli altri due stabilimenti, legate soprattutto alla competitività e al ruolo da ricoprire all'interno del Gruppo. Anche su questo stiamo lavorando con il governo, tenendo ben presenti gli obiettivi fondamentali che sono quelli della tutela dell'occupazione, della salvaguardia delle prestazioni ambientali, della sicurezza delle persone che lavorano». 

Rimanendo in ambito industriale, l'altro elemento citato da Anselmi  riguarda l'inserimento di Piombino nell'art. 27 del Decreto Sviluppo che dovrà essere approvato dal governo. «C'è incertezza sulla tempistica perché, con  la caduta del governo Monti ancora non sappiamo se il decreto potrà essere approvato ora, nelle more degli ultimi adempimenti, oppure se bisognerà aspettare il nuovo governo». Infine sempre per quanto riguarda l'industria il sindaco ha citato la Concordia e il suo possibile trasferimento a Piombino per la demolizione, su cui ha detto di non essere preoccupato visto l'impegno di governo e Regione in tal senso.

Sul fronte infrastrutture spicca il progetto definitivo del prolungamento della 398 fino al porto, consegnato e disponibile presso gli uffici comunali «E' un progetto rispetto al quale dobbiamo capire cosa succederà a livello nazionale - ha detto il sindaco - Se il governo decidesse di svincolare la 398 dalla realizzazione dell'autostrada noi siamo pronti a discuterne».

Tra le questioni più di dettaglio, sono stati ricordati, tra gli altri, gli interventi per la riqualificazione del polo culturale presso l'ex Ipsia, il nuovo allestimento del Castello, l'investimento di 1 milione di euro sul parco archeologico di Baratti e Populonia, attraverso finanziamenti statali e la partecipazione di 10 università italiane.  Confermati inoltre i lavori per il recupero della costa dal rischio di erosione e frane e il ripristino del cordone dunale sulla Costa Est attualmente in corso. Insieme alla Regione e alla Provincia sarà fatto un punto anche su Baratti, attraverso una verifica dell'intervento già effettuato a protezione della chiesa di San Cerbone.

Quindi oltre allo sviluppo industriale - che per essere efficace dovrà essere sostenibile - che passa ovviamente dalla strada della bonifica, l'amministrazione guarda con attenzione anche alla "vivacità" culturale e sociale di Piombino insieme alla sua tutela territoriale.

«E' importante comunque che il comune mantenga un ruolo propulsore per la città. Marciare insieme ai lavoratori non significa rinunciare a presentare un libro o a festeggiare sobriamente il Capodanno. Il nostro compito non è solo quello di far tornare i conti, ma anche quello di promuovere la crescita culturale della città, valorizzando il suo capitale sociale. La crisi induce a una riflessione su come si fa squadra, rinunciando anche a qualcosa, per fare un passo avanti tutti insieme», ha concluso Anselmi.

 

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