[02/01/2013] News

Senza ali e senza rete nel 2013

L'ottavo anno di vita di greenreport.it sarà certamente il più difficile dalla sua fondazione. Non vogliamo unirci al coro dei pessimisti per il gusto di farlo, ma purtroppo ce lo testimoniano le difficoltà dei nostri partner, coinvolti come tutti nella crisi. Che purtroppo non si risolverà in questo 2013, salvo miracoli a cui noi peraltro non crediamo. Anche per questo la nostra filosofia resta quella del lavoro quotidiano, e su questo non faremo certo un passo indietro. Anzi, sbatteremo in faccia alla crisi tutte le nostre risorse intellettuali con la bandiera della qualità dell'informazione sempre alzata.

Come i lettori più attenti avranno visto sono tante le novità che abbiamo inserito nell'ultimo scorcio di 2012 e ce ne sono molte altre che presenteremo quest'anno. E siamo già a ringraziarvi, perché ci avete premiato con un incremento notevole dei click che non sono per noi un'ossessione, ma che credeteci servono assai per la sopravvivenza. Anche la grafica del sito presenterà delle novità per agevolare la lettura del giornale.

Seguiremo come sempre tutti i fatti più importanti in un'ottica globale e locale (Toscana in primo piano, ma stiamo lavorando ad una sorpresa che però al momento teniamo per noi), ovviamente presentando il nostro punto di vista che è quello della sostenibilità ambientale e sociale. Almeno nella prima parte del 2013 un momento molto importante sarà rappresentato dalle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Che riteniamo tra le più importanti degli ultimi anni, anche perché arrivano dopo l'esperienza (non certo esaltante) del governo ‘tecnico'.

Elezioni che esprimeranno una maggioranza che noi speriamo abbia nella sostenibilità il criterio direttore della sua azione (e qui siamo parecchio ottimisti al limite dell'illusione, ma se non ora quando?) e con un respiro fortemente europeo. Il che non significa essere supinamente europeisti alla mercé delle decisioni degli altri, ma protagonisti di un cambio di paradigma dello sviluppo che può e deve nascere nel Vecchio Continente per un confronto con un mondo in continuo mutamento. Un mondo nel quale, almeno per i più deboli, molte cose sembrano volgere al peggio.

La forbice tra ricchi e poveri si è allargata ulteriormente e grida vendetta il fatto che a cinque anni dalla crisi la finanza internazionale - prima causa dello sfacelo - si sia rimessa in asse, mentre l'economia reale conti ancora morti e feriti; il welfare sia a pezzi; la disoccupazione ai massimi livelli. E stiamo parlando del mondo occidentale...

Abbiamo quindi il pessimismo della ragione, ma non siamo scoraggiati. Perché sarebbe ingiusto arrendersi di fronte a chi non molla e sta molto ma molto peggio di noi. E dunque "senza ali e senza rete", come canta una strepitosa canzone di qualche anno fa, ci gettiamo in questo 2013 che auguriamo a tutti possa sorprenderci in positivo. 

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