[08/01/2013] News

Strage di lupi in Siberia. La Repubblica autonoma di Sakha dichiara l'emergenza

Un bonus per ogni pelliccia e premi ai tre cacciatori che abbattono più esemplari

La Repubblica autonoma russa di Sakha, l'ex Yakutia sovietica, che occupa buona parte della Siberia, ha dichiarato lo stato di emergenza per una "invasione" di lupi nel nord-est della Russia. A partire dal 15 gennaio, i cacciatori yakuti avranno libertà di sparare ai lupi per tre mesi e quelli che ne abbatteranno di più riceveranno un bonus. 

Non si capisce quale pericolo reale rappresentino davvero i branchi di lupi un una immensa repubblica siberiana che si estende su più di 3 milioni di Km2 (l'Italia è 301.277 Km2) e scarsamente popolata, ma il governo di Yakutsk dice che i carnivori stanno attaccando le mandrie di renne.

Il lupi affamati sarebbero scesi in pianura dalle montagne e usciti dai boschi e dalle fitte foreste perché scarseggiano le loro prede principali, le lepri, ma una delle cause potrebbe essere l'ondata di freddo eccezionale dei giorni scorsi, con temperature record anche per la Siberia.

In effetti, branchi di lupi hanno lasciato i loro territori di caccia tradizionali e sono stati segnalati nei pascoli delle aree centrali di Sakha, dove  ed hanno assalito le renne. Anche la stampa russa parla di un aumento di attacchi al bestiame, ma non di pericoli per gli esseri umani.

Il governo autonomo della Repubblica Sakha ha esteso la caccia al lupo a tutto l'anno con l'obiettivo dichiarato di contenere la popolazione di lupi a 500 capi, una vera strage per raggiungere quello che viene considerato «Il numero ottimale». Attualmente i lupi sarebbero in tutto più di 3.500.

Per incentivare l'abbattimento dei lupi è stata promessa una «somma a 6 cifre» ai cacciatori che porteranno più pelli alle autorità: fino a 100.000 rubli (3.280 dollari), una bella cifra in una regione freddissima e poco sviluppata, se si tolgono gli insediamenti minerari e petroliferi dei coloni russi. Le autorità locali hanno promesso di rifornire gratis i cacciatori incaricati di sterminare di carburante, pezzi di ricambio, munizioni ed elicotteri. Insieme al bonus per ogni lupo ucciso verranno premiati i tre migliori cacciatori di lupi.

Le misure di emergenza contro i lupi sono state annunciate personalmente da Yegor Borisov, il presidente della Sakha, che ha voluto così andare incontro alle numerose lamentele che ha ricevuto durante una recente visita a villaggi di allevatori di renne: «Le persone ci segnalano che gli attacchi dei lupi agli animali domestici sono più frequenti».

Secondo il ministero dell'Agricoltura di Sakha, nel 2012 i lupi avrebbero sbranato ben 16.111 renne (più di 4 renne a testa, cuccioli di lupo compresi!), con un aumento del 4,3% rispetto al 2011. Visto che una renna vale circa 10.000 rubli (328 dollari) le perdite economiche per gli allevatori di renne nel 2012 sarebbero ammontate a 150 milioni di rubli, più o meno 5 milioni di dollari. I lupi avrebbero inoltre ucciso anche 314 cavalli. E questo nonostante nel 2012 nella Repubblica Sakha siano stati ufficialmente abbattuti (ma probabilmente sono molti di più) 730 lupi.

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