[09/01/2013] News

Piantiamo valori: dall'agricoltura biologica una speranza per il futuro dei giovani detenuti

Segnali opposti arrivano dal mondo carcerario. Nello stesso giorno in cui la Corte di Giustizia europea ha condannato il sistema carcerario italiano, denunciando la sua inadeguatezza che implica limiti per il reinserimento sociale dei detenuti giunti a fine pena, un trattore ha iniziato la lavorazione del terreno per l'impianto di un piccolo oliveto biologico nell'Istituto minorile di Casal del Marmo di Roma.

Con il progetto "Piantiamo valori" promosso e curato da Aiab e finanziato da Lush, un'azienda produttrice di cosmetici a base di frutta e verdure fresche, settanta olivi saranno piantati nei prossimi giorni su un terreno oggi incolto, interno all'istituto. Con questa iniziativa l'istituto minorile, che già gestisce una piccola fattoria, si doterà di una struttura produttiva che durerà nel tempo, mentre i ragazzi avranno la possibilità di crescere coltivando e di responsabilizzarsi attraverso la cura delle piante (l'impianto dell'oliveto sarà accompagnato da un corso di formazione  sul campo per la cura, la potatura  delle piante e la raccolta delle olive). 

Inoltre potranno acquisire interessi e competenze utili per il fine pena, per trovare un'adeguata occupazione necessaria per il reinserimento sociale a tutti gli effetti. «Il progetto è  frutto di un'interessante sinergia tra associazioni, istituzioni e imprese private a sostegno di obiettivi sociali e si inserisce in un quadro più ampio dell'iniziativa di Aiab sull'agricoltura sociale che rappresenta, oltre ad un'occasione di diversificazione e innovazione dell'attività agricola, anche l'espressione piena del valore civico, sociale ed ambientale dell'agricoltura biologica -  ha dichiarato il presidente di Aiab, Alessandro Triantafyllidis (nella foto) - In particolare da anni la nostra associazione è impegnata a promuovere la crescita dell'agricoltura biologica nelle colonie ed istituti penitenziari, nella convinzione della grande efficacia del lavoro agricolo anche a fini riabilitativi e del contrasto alla recidiva». 

Il progetto, realizzato con la collaborazione dell'Istituto minorile di Casal del Marmo, fa seguito ad un protocollo d'intesa tra e il Centro di Giustizia Minorile del Lazio che ha già consentito la realizzazione di una bioterrazza nella sezione femminile del Centro di Prima Accoglienza di Roma, con un vero e proprio orto pensile. 

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