[11/01/2013] News

Qualità morfologica dei corpi idrici, a fare il punto della situazione ci pensa l’Ispra

In programma un seminario dell’Istituto

La direttiva europea Acque 2000/60 CE, per la classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici superficiali individua a supporto degli elementi biologici gli elementi chimico fisici e quelli idromorfologici. Questi ultimi sono importanti perché per valutare la qualità di un corpo idrico non basta concentrarsi sulla matrice acqua esaminando lo stato di salute della componente biotica e i livelli di concentrazioni di determinate sostanze inquinanti ma è necessario anche valutare lo stato dell'intero ecosistema includendo alcune componenti abiotiche e il complessivo assetto morfologico di un corso d'acqua.

Il DM 260/2010 "Criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali", introduce l'Indice di qualità morfologica (IQM) quale strumento per la valutazione dello stato morfologico dei corsi d'acqua in conformità con la Direttiva Quadro Acque. La medesima direttiva richiede che qualunque misura messa in atto per lo sviluppo territoriale e/o per la riqualificazione dei corpi idrici, contribuisca al raggiungimento del buono stato ecologico dei corpi idrici e che comunque non comporti deterioramento dello stato ambientale dei corpi idrici stessi.

Per monitorare l'efficacia delle misure previste nei Piani di gestione di distretto ovvero l'impatto di scenari di gestione del sistema fluviale sullo stato dei corpi idrici, è opportuno utilizzare un indice di monitoraggio morfologico in aggiunta all'IQM. A fronte di questo quadro l'Ispra ha organizzato due giornate di studio che si terranno a Roma il 18 e 19 febbraio (Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Facoltà di Ingegneria, Aula 1, via Eudossiana 18), che hanno l'obiettivo di presentare lo stato di applicazione dell'IQM a scala nazionale e di introdurre il nuovo indice di monitoraggio morfologico, l'IQMm. Pertanto il workshop è principalmente indirizzato a chi è direttamente coinvolto nella pianificazione, monitoraggio e gestione dei sistemi fluviali e comunque nell'implementazione della Direttiva Quadro Acque a livello territoriale (Regioni, ARPA/APPA, Autorità di Bacino).

«Il tema della prima giornata- spiegano da Ispra- è lo stato di applicazione dell'IQM: sarà tracciato un quadro delle esperienze operative, per arrivare alle problematiche generali riscontrate nell'applicazione dell'IQM e alla trattazione di particolari temi specifici. Sarà inoltre illustrata la metodologia per identificare i corpi idrici fortemente modificati (HMWB). La seconda giornata sarà dedicata alla presentazione del quadro metodologico complessivo IDRAIM (sistema di valutazione IDRomorfologica, AnalisI e Monitoraggio dei corsi d'acqua) ed in particolare sarà illustrato l'indice di monitoraggio morfologico IQMm».

La scheda d'iscrizione e il programma sono disponibili sul sito Ispra. Per eventuali informazioni è possibile rivolgersi all'indirizzo e-mail: martina.bussettini@isprambiente.it

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