[14/01/2013] News

Qualità dell'aria, la rete di stazioni di monitoraggio non è ancora in funzione: aspetta da novembre…

Il decreto del ministero dell'Ambiente del 29 novembre 2012, in relazione ai "casi speciali di valutazione" previsti dal Dlgs 155/2010 in merito ai parametri Pm 2.5, Ipa, Ozono e altri, istituisce una rete di stazioni di monitoraggio su scala nazionale. Ma ancora oggi non può entrare nella sua fase operativa, perché manca un adempimento. Si tratta in realtà di un nuovo decreto che stabilisca la data di avvio delle attività e, in base a quanto previsto dall'articolo 1 comma 2 del Dm 29 novembre 2012,  le ulteriori disposizioni applicative necessarie per l'operatività degli articoli 6, comma 1, e 8, commi 6 e 7 del Dlgs 155/2010.

Il decreto del novembre 2012, che modifica e integra il D. Lgs. 155/2010 sulla qualità dell'aria, prevede che il ministero dell'Ambiente possa avvalersi dell'Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale (Ispra) per la valutazione dei progetti di zonizzazione e dei programmi di adeguamento delle reti di misura alla normativa di settore elaborati da regioni e province autonome. Il decreto estende anche alle stazioni gestite da enti di ricerca la possibilità di rientrare tra quelle selezionate per i casi speciali di valutazione della qualità dell'aria e specifica che spetta alle regioni e alle province autonome il compito di assicurare la coerenza tra tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione regionale rispetto ai piani di qualità dell'aria disciplinati dalla normativa in materia.

Ma come detto manca ancora un passaggio, quindi le stazioni di misurazione dell'aria sparse in tredici regioni devono ancora attendere per divenire operative. Nello specifico, si ricorda che il decreto del 29 novembre 2012 individua 3 stazioni di fondo in siti rurali per il Pm 2.5; 10 stazioni di misurazione per la verifica della costanza dei rapporti tra il benzo(a)pirene e gli altri ipa di rilevanza tossicologica, di cui una in Toscana (Firenze, Via de Bassi stazione di fondo in sito urbano); 3 stazioni per la misurazione indicativa delle concentrazioni di arsenico, cadmio, nichel, mercurio, benzo(a)pirene ed altri ipa di rilevanza tossicologica e per la misurazione indicativa della relativa deposizione totale; 7 stazioni per la misurazione della concentrazione di massa totale e per speciazione chimica del Pm10 e del Pm 2.5 su base annuale, di cui una in Toscana (Firenze, via Bassi); 9 stazioni di fondo in siti rurali per la misurazione dell'ozono, di cui una in Toscana (Chitignano, AR, Casa Stabbi); e infine 4 stazioni di misurazione dei precursori dell'ozono.

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