[15/01/2013] News toscana

Diga di Montedoglio, Più Toscana: «La Regione non dimentichi le famiglie colpite»

Dopo il crollo privati e imprese sul lastrico in attesa di risarcimento

Le voci su un'intesa tra Ente Acque Umbre Toscane (Eaut), gestore dell'invaso di Montedoglio, e il colosso dell'edilizia Impregilo per la ricostruzione della parete di cemento che il 29 dicembre 2010 crollò riversando una quantità impressionante d'acqua nel Tevere, sono sempre più insistenti e i consiglieri del gruppo regionale Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri, chiedono che la Regione Toscana istituisca un «Fondo di solidarietà in attesa che magistratura individui i responsabili del crollo». "

Secondo i due ex leghisti, «A due anni dal crollo della diga di Montedoglio nell'aretino ci sono ancora famiglie e imprese che rischiano la miseria in attesa di un risarcimento. Al danno per l'esondazione del fiume  si aggiunge quello causato dalle bombe d'acqua cadute lo scorso 12 novembre che hanno sovraccaricato il fiume causando ulteriori disagi».

Per Gambetta Vianna si tratta di «Una tragedia dove, il peso dell'indebolimento degli argini causato dalla piena successiva al crollo, avrebbero rivestito un ruolo chiave. Le piogge di novembre trovarono il terreno spianato dall'inondazione del 2010 che aveva duramente provato gli argini del Tevere in zona Trebbio di Sansepolcro».

I due consiglieri di opposizione sottolineano che in quel territorio «I danni a privati e imprese si stima sfiorino quota 200.000 euro».

Lazzeri conclude: «Ci sono famiglie che hanno perso tutto e da due anni vivono un calvario fatto di carte bollate, perizie tecniche e richieste di risarcimento. Chiediamo che la Regione si attivi tramite Fidi Toscana con l'istituzione di un fondo di solidarietà che anticipi loro l'importo dei danni subiti.
Un sistema sostenuto dalla Regione, che permetterebbe alle vittime di uscire dalla stretta della miseria, in attesa che l'autorità giudiziaria individui i responsabili del crollo, verso i quali la Regione avrà la possibilità di rivalersi».

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