
[24/01/2013] News
Gli ambientalisti: «Il tempo delle furbate elettoralistiche calibro 12 è finito»
Il Tribunale amministrativo regionale della Liguria ha accolto l'istanza presentata da Wwf, Lac, Verdi ambiente e società (Vas), Lipu e Lav per sospendere il prolungamento dal 20 al 31 gennaio della stagione di caccia ad una dozzina di specie di uccelli selvatici. Hanno avuto quindi torto Regione Liguria, provincia di Imperia ed associazioni venatorie, tutte costituitesi in giudizio. L'udienza di merito finale sul calendario venatorio regionale 2012/13, dopo anche l'altra sospensione dell'uso delle munizioni contenenti piombo per la caccia agli ungulati e l'anticipazione della chiusura della caccia al fagiano, decretata dal Tar a metà ottobre 2012, è prevista al Tar per il prossimo 21 febbraio.
In un altro procedimento il Tar Ligure si è espresso anche sull'esercizio della caccia a femmine e giovani di capriolo nella sola Provincia di Genova. Il ricorso in questo caso era stato presentato dai Vas ed aveva già portato a fine agosto 2012 alla sospensione della caccia ai caprioli maschi, e il 4 gennaio scorso ad un primo stop con decreto cautelare del Presidente Tar Liguria, ora confermato dall'intero collegio per la caccia a femmine e giovani di età inferiore all'anno.
Una terza causa presentata da Wwf e Lac aveva già portato nei giorni scorsi alla condanna della Provincia di Genova per la caccia illecita ai cervidi sulla neve.
Le 5 Associazioni ambientaliste commentano caustiche: «Il tempo delle furbate elettoralistiche calibro 12 è finito; noi continuiamo a vigilare incessantemente sui provvedimenti di Via Fieschi».
La decisione del Tar azzera gli effetti dalla votazione blitz del 15 gennaio con la quale il Consiglio regionale ligure, su proposta di alcuni consiglieri cacciatori della Lega Nord e del Pd, aveva approvato in tempo record una delibera per allungare dal 20 al 31 gennaio i periodi di caccia di alcune specie migratrici: tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, oltre ad alcuni uccelli acquatici rarissimi in Liguria: alzavola, codone, folaga, gallinella d'acqua, pavoncella , fischione, mestolone, moriglione, marzaiola, beccaccino.
Le associazioni ambientaliste ricordano di aver «Aspramente criticato il comportamento del Consiglio Regionale , definendolo sprezzante quanto illegittimo; c'è un parere obbligatorio nettamente negativo, dell'aprile 2012, reso dall'Istituto superiore per la ricerca ambientale (IspraA) alla Regione Liguria , che sconsiglia di cacciare i tordi dopo la prima decade di gennaio, e gli uccelli acquatici dopo la fine di dicembre; la Commissione faunistica venatoria regionale non era stata neppure consultata, e il provvedimento assumeva pertanto il sapore della classica elargizione pre-elettorale al solito gruppetto di amici; queste caccie sono praticate in Liguria, infatti, da pochissime centinaia di persone in questo periodo di fine inverno, anche se il danno può essere sensibile».