[06/02/2013] News
A cinque anni e mezzo dall'entrata in vigore del regolamento Reach (Registration, evaluation, authorisation of chemicals"), che ha introdotto un sistema integrato per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche nel Vecchio Continente (in particolare prevede la registrazione di tutte le sostanze prodotte o importate nella Comunità in quantità maggiori di una tonnellata per anno), la Commissione europea ha pubblicato un rapporto che riporta un bilancio sostanzialmente positivo.
L'uso di sostanze chimiche in Europa è diventato molto più sicuro dopo l'entrata in vigore del regolamento grazie ad una maggiore disponibilità di informazioni sulle sostanze chimiche presenti sul mercato e alle misure di gestione dei rischi per la loro "movimentazione": questo è un dato confortante per uno dei mercati più grandi al mondo in questo settore. Le aziende ad oggi hanno effettuato 30.601 registrazioni alla Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) e descritto gli usi e le proprietà di 7884 sostanze chimiche prodotte o immesse sul mercato. In base a quanto riportato nella relazione della Commissione europea le aziende pare che riconoscano anche effetti economici positivi sul loro business in seguito all'entrata in vigore del regolamento.
«Questo rapporto mostra che il regolamento Reach dà buoni risultati- hanno dichiarato il vice-presidente della Commissione europea e commissario per l'industria e l'imprenditoria, Antonio Tajani, e il commissario per l'Ambiente Janez Potočnik- Le aziende sono "responsabilizzate" il che permette di avere dati migliori sulle sostanze chimiche che producono e immettono sul mercato. L'avvio è buono ma sono necessari altri sforzi per garantire un livello elevato di protezione della salute umana e dell'ambiente. La nostra industria chimica può diventare leader mondiale nel campo dell'innovazione, e il regolamento Reach, una norma tra le più complete al mondo nel settore, sosterrà questa ambizione» hanno concluso Tajani e Potočnik. Secondo lo studio sono necessari adeguamenti al Regolamento ma non è necessaria una profonda revisione. In sintesi: l'attuazione del regolamento Reach può essere migliorata aumentando la qualità dei fascicoli di registrazione, aumentando l'uso di schede di sicurezza come il principale strumento di gestione del rischio e l'esame delle questioni relative alla ripartizione dei costi per lo scambio di informazioni; è possibile ridurre l'onere finanziario e amministrativo sulle Pmi per garantire l'applicazione della normativa, e aiutare le aziende a rispettare tutti gli obblighi Reach; notevoli sforzi per sviluppare alternative alla sperimentazione animale sono già stati fatti e continueranno: dal 2007, la Commissione ha messo a disposizione un importo di € 330 milioni di euro per finanziare la ricerca in questo settore; il livello di attuazione del regolamento potrebbe essere migliorato. Dato che questo aspetto è di competenza degli Stati membri, lo studio raccomanda di rafforzare il coordinamento tra di loro. Anche a fronte delle indicazioni emerse dallo studio, nei prossimi mesi la Commissione europea organizzerà una conferenza sulla revisione del regolamento Reach.