
[08/02/2013] News
Parco dell’Alcantara, campagna elettorale sul sito istituzionale. Nicoletti: «Uno schifo, intervenga Federparchi»
Legambiente Sicilia critica il fatto che il presidente dell'Ente Parco fluviale dell'Alcantara, Bruno De Vita, sia candidato (n.19) alla Camera-Sicilia orientale per FLI- Futuro e Libertà e nonostante ciò continui a rimanere in carica. Ma c'è di più. Angelo Dimarca, responsabile conservazione natura di Legambiente Sicilia, denuncia che «Sul sito web istituzionale del Parco campeggiano in primo piano la notizia e la foto della visita (il 5 febbraio) al parco del n. 2 (on.le Briguglio) della stessa lista di Fli in cui è candidato De Vita. E' evidente l'incompatibilità tra il ruolo di presidente di un ente territoriale e quello di candidato di un partito. Per questo chiediamo che De Vita rassegni le dimissioni dall'Ente Parco».
Ecco cosa si legge sul sito del Parco fluviale dell'Alcantara: «(Francavilla di Sicilia, 05 Febbraio 2013) - L'On. Carmelo Briguglio, Deputato del Parlamento Nazionale, ha visitato oggi la sede dell'Ente Parco dell'Alcantara di Francavilla. L'incontro ha costituito un momento di riflessione sulle attività del Parco, dal recupero della tratta Alcantara - Randazzo alle attività di valorizzazione del patrimonio storico-archeologico per ampliare la fruizione del territorio beneficiando della vicinanza con Taormina, alla valorizzazione delle risorse umane e professionali. Bruno De Vita, Presidente del Parco, ha esposto le principali attività dell'Ente, con una rapida carrellata sui progetti di prossima realizzazione, soffermandosi in particolare sulla necessità di ampliare la rete sentieristica per permettere un turismo ecosostenibile necessario ad aumentare le presenze all'interno del territorio senza rischiare forme di inquinamento di alcun tipo. L'onorevole Briguglio, nel fornire alcune indicazioni utili circa l'utilizzo di fondi, in particolare quelli del Ministero dell'Ambiente, che possano dare al Parco dell'Alcantara maggiore visibilità nel panorama nazionale, si è soffermato a lungo con i dipendenti dell'Ente, ascoltando esigenze e proposte di vario tipo».
Per Legambiente, «Questa è l'ulteriore prova che i parchi sono diventati un deteriore esempio di pratiche lottizzatorie e di sottogoverno, enti dove sistemare uomini dei gabinetti degli assessori, trombati alle elezioni, amministratori comunali di parte politica».
Sulla questione interviene anche il responsabile nazionale aree protette del Cigno Verde, Antonio Nicoletti: «E' una porcheria. E' urgente che Federparchi intervenza per fermare una spirale degenerativa che da anni ha preso potere nei parchi siciliani e che rischia di investire il sistemna delle Aree protette italiane».
Legambiente Sicilia chiama in causa anche il presidente della Regione Crocetta e l'assessore regionale al Territorio e ambiente, Lo Bello: «Dovrebbero intervenire urgentemente per rimuovere questa grave anomalia del Parco dell'Alcantara ed emanare un atto preciso per l'azzeramento di tutti gli incarichi di presidente, commissario e direttore reggente dei parchi, procedendo alle nuove nomine secondo criteri di rigorosa competenza e con procedure ad evidenza pubblica comparative per scegliere le persone con i titoli più adeguati».