[12/02/2013] News
Nell'introduzione del documento che contiene le raccomandazioni adottate dalla Commissione Ue che saranno alla base del futuro piano d'azione e che sarà varato prima dell'estate, si legge che «oltre alle problematiche usuali per un'industria ciclica come quella siderurgica, i produttori di acciaio dell'Unione europea hanno risentito dell'evoluzione dei fondamentali dell'economia negli ultimi anni in conseguenza della crisi economica e dell'andamento dei prezzi delle materie prime e dell'energia». Ci sarà molto da discutere dal punto di vista ambientale e sociale se questo piano sia davvero sostenibile, però intanto ci limitiamo a segnalare le cose più significative.
Altre sfide - viene aggiunto - a cui il settore deve far fronte sono la sovraccapacità a livello mondiale, in parte dovuta al fatto che le economie emergenti hanno iniziato a dotarsi di capacità proprie, la difficoltà di ottemperare ad alcune norme ambiziose di sostenibilità ambientale, in particolare per gli impianti più vetusti, e la transizione verso minori emissioni di CO2 e un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse.
Il settore siderurgico si trova perciò a dover riformulare la propria strategia a lungo termine, in collaborazione con le parti interessate, fra cui i governi.
La Tavola rotonda sull'industria siderurgica europea ha individuato molti fra i principali problemi di competitività della siderurgia ed ha proposto delle raccomandazioni.
Rimandando al link in fondo per la lettura dell'intero documento, ci sembra di particolare interesse il capitolo relativo alle "Materie prime"
La produzione siderurgica europea - viene spiegato - dipende dall'importazione di materie prime essenziali quali minerale di ferro e metalli non ferrosi. Restrizioni commerciali applicate da paesi terzi in tutto il mondo nuocciono alla trasparenza e alimentano l'incertezza sulla disponibilità e sul prezzo di queste materie prime. L'attuazione dell'iniziativa "Materie prime" dell'Ue- di cui greenreport.it ha parlato più volte - è un elemento fondamentale per eliminare le restrizioni all'esportazione, compresi i dazi di esportazione, mediante la negoziazione di nuove discipline nell'ambito di accordi bilaterali di libero scambio. Dove tali discipline già esistono, le attività di controllo della Commissione sono molto importanti anche in questa prospettiva.
Inoltre, poiché il 70% circa del commercio marittimo del minerale di ferro è in mano a tre sole imprese, il rispetto delle regole di concorrenza è indispensabile per garantire il buon funzionamento del mercato.
L'industria siderurgia - viene poi sottolineato - affronta anche una penuria di rottami di acciaio che limita il potenziale di incremento del riciclaggio. L'accesso ai rottami è ostacolato dal funzionamento inefficiente dei mercati dei riciclati, dal problema sempre più acuto delle esportazioni illegali di rottami dall'Ue e dalle restrizioni all'esportazione di rottami applicate da paesi terzi.
Ed eccoci alle raccomandazioni:
• La Tavola rotonda esorta la Commissione ad attuare la strategia per le materie prime e a continuare ad intervenire contro i diversi tipi di restrizioni all'esportazione delle materie prime mediante negoziati e, se del caso, attività di controllo.
• Per garantire il funzionamento su base concorrenziale del mercato delle materie prime, la Tavola rotonda invita la Commissione a monitorare attentamente eventuali penurie del settore.
• Per garantire il funzionamento efficiente del mercato interno delle materie prime secondarie, la Tavola rotonda ritiene necessario analizzare il commercio dei rottami fuori dell'UE, nel rispetto della libertà commerciale.
• In linea con il regolamento sulla cessazione della qualifica di rifiuto dei rottami, la Tavola rotonda esorta la Commissione ad attuare un meccanismo di monitoraggio dell'evoluzione del mercato dei rottami di ferro e acciaio, onde individuare eventuali effetti negativi sui mercati interni UE del riciclaggio di questi rottami, in particolare per quanto riguarda la disponibilità dei rottami e l'accesso. Regolamento (UE) n. 333/2011
• La Tavola rotonda invita la Commissione ad esplorare, nel contesto del partenariato europeo per le materie prime , tutte le azioni pertinenti in materia di riciclaggio delle materie prime, con particolare riguardo alle condizioni limite che consentirebbero alla società di trarre vantaggio dal potenziale offerto dall'acciaio oltre i soli tassi di riciclaggio, in termini di riciclabilità dei materiali e progettazione per il riciclaggio.
• La Tavola rotonda esorta la Commissione a considerare l'inclusione del coke da altoforno nell'elenco delle materie prime critiche.
• La Tavola rotonda esorta il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione a garantire una maggiore trasparenza nei mercati dei derivati delle materie prime e sottolinea al riguardo le proposte del Parlamento europeo sull'articolo 59 della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari.