[14/02/2013] News

Amp Isole Egadi: «No alle prospezioni petrolifere nel canale di Sicilia»

Il direttore Donati alla Regione Sicilia: «Si applichi il principio di precauzione per tutelare ambiente ed economia»

L'Area Marina Protetta Isole Egadi, ha partecipato ad una audizione alla commissione Ambiente e Territorio" dell'Assemblea regionale siciliana, presieduta da Giampiero Trizzino. All'audizione, sul tema dei rischi delle prospezioni petrolifere nel Canale di Sicilia, l'Amp era rappresentata dal suo direttore Stefano Donati, ed  hanno partecipato anche i rappresentanti di  Greenpeace, Legambiente e Wwf e delle associazioni dicategoria dei pescatori.

Donati ha esposto al presidente Trizzino i rischi di «Un potenziale incidente rilevante da sversamento di idrocarburi nel Canale di Sicilia, che potrebbe distruggere gli ecosistemi sommersi della più grande riserva marina del Mediterraneo e mettere in ginocchio per sempre la fragile economia locale, incentrata ormai quasi esclusivamente sul turismo e in quota minore sulla pesca». Il direttore dell'Amp delle Egadi ha ricordato il recente spiaggiamento di catrame sulle isole di Favignana e Levanzo, che «Pur se di esigue dimensioni (poche migliaia di kg di catrame, provenienti presumibilmente dal lavaggio di cisterne di una qualche nave da trasporto di idrocarburi), ha interessato un tratto di costa di 5 km a Favignana e almeno due cale di Levanzo, imbrattando una costa rocciosa e richiedendo un intervento immediato di pulizia, ancora in corso da parte dei volontari specializzati di Legambiente, inviati dalla Protezione Civile nazionale».

Shell e Northern Petroleum nel 2010  hanno rinunciato ai permessi di ricerca G.R 20.NP, G.R 21.NP e G.R 22.NP ( in rosso nell'immagine), mentre per i permessi G.R 17.NP, G.R 18.NP e G.R 19.NP (in verde e di esclusiva proprietà Shell) la multinazionale ha fatto una richiesta di rinuncia all'istanza di sospensione del decorso temporale. E' un tratto di mare mlto vasto, più esteso della provincia di Trapani, ed  poche miglia dall'Amp delle Egadi. Chi credeva che la rinuncia ai permessi G.R 20.NP, G.R 21.NP e G.R 22.NP (che sarebbero scaduti proprio oggi e dove comunque le prospezioni sono già state fatte) fosse l'inizio della ritirata delle compagnie petrolifere dalle Egadi si è dovuto ricredere, in realtà si trattava solo di greenwashing e le pretese di Shell e Northern Petroleum hanno ripreso forza con l'appoggio del ministro Passera alle trivellazioni offshore.  Solo nel luglio 2011 la Northern Petroleum si lamentò per le difficoltà sorte per i permessi G.R 20.NP e G.R 21.NP  dopo il decreto dell'alloro ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomno che vietava le trivellazioni offshore a meno di 12 miglia dalle Amp.

Donati ha anche invocato il principio di precauzione, evidenziando che «Il rapporto costi/benefici delle prospezioni petrolifere, in termini ambientali ed economici, è fortemente svantaggioso». L'Amp,  a nome del suo presidente e sindaco di Favignana, Lucio Antinoro, ha quindi richiesto a Trizzino «Di attivarsi presso l'Assemblea regionale affinché siano avviate modifiche normative a livello nazionale, che consentano alle comunità locali costiere e alle aree protette di essere parte del processo istruttorio per il rilascio di autorizzazioni alle prospezioni e alle perforazioni petrolifere».

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