[15/02/2013] News

Sprechi nucleari: inutilizzata la Rossita, la nave italiana da 70 milioni di euro per il trasporto delle scorie russe

La nave della G8 Global Partnership Program langue da due anni in un bacino di carenaggio

A due anni dal varo, la Rossita (nella foto), la nave italiana costata 70 milioni di euro e destinata a trasportare il carburante nucleare esausto e presentata come il contributo italiano agli sforzi internazionali per sostenere la bonifica del nucleare russo, l'Ong ambientalista norvegese/russa Bellona rivela che «Sta languendo in un bacino di carenaggio senza avere commissioni di lavoro».

La Rossita, lunga 84 metri e larga 14, dotata di due stive di carico a temperatura regolabile, è stata realizzata da Fincantier, ha lasciato l'Italia nel dicembre 2010  ed è stata  consegnata nel 2011 a Rosatomflot, come parte dell'impegno dell'Italia nel G8 Global Partnership program, con il quale gli Stati del G8 le G-8 hanno stanziato 20 miliardi di dollari di finanziamenti per i  progetti di bonifica nucleare russi da spendere in 10 anni a partire dal 2002. Il compito della Rossita doveva essere quello di trasportare i container di combustibile nucleare  esaurito dei sottomarini ad Andreyeva Bay e Severodvinsk, i siti di stoccaggio nella Russia nordoccidentale.

Secondo il giornale norvegese Barents Observer, che a sua volta cita nuclear.ru, «Quando Atomflot ha preso possesso della nave nell'agosto 2011, il direttore di Rosatomflot, Vyacheslav Ruksha, ha detto che la nave avrebbe iniziato rimuovere i container del combustibile esaurito durante l'ultimo trimestre del 2012».

Rosatomflot è responsabile della gestione della flotta russa di rompighiaccio nucleari e della loro base tecnica di Atomflot  che viene utilizzata per ricaricare le "parcels" di combustibile nucleare esaurito e le scorie radioattive, per poi inviarle in altri siti di stoccaggio.

Il 13 febbraio Nord News ha rivelato non solo la Rossita non ha mai partecipato a nessun trasporto di container combustibile nucleare, ma anche che è in un bacino di carenaggio del cantiere Nerpa, a nord di Murmansk, per  riparazioni al suo sistema di trazione ed alle gru per ottimizzarle e poterla utilizzare nell'ambiente artico.

Andrei Zolotkov, direttore di Bellona Murmansk, ha detto che «Le riparazioni di una nave sono normali e devono  essere eseguite ogni anno o due, quindi niente è fuori dal normale», ma secondo il fisico nucleare Nils Bøhmer, direttore generale di Bellona, «Il fatto che la nave non sia stata utilizzata non è una questione di negligenza, ma piuttosto una questione di tempistica sbagliata. Il suo arrivo non rientra  nel quadro del piano generale di bonifica di combustibile esaurito nella Russia nordoccidentale», che poi sarebbe il piano di bonifica progettato dal governo russo e dai donatori europei.

La cosa puzza molto di pasticcio all'Italiana in salsa putiniana: «I russi non se la sono sentita di rifiutare una nave disponibile - sottolinea Bøhmer - Ma la Rossita, in quanto imbarcazione progettata per trasportare solo combustibile nucleare esaurito preconfezionato, è una nave che non servirà ancora per un po'. Per cominciare, gli sforzi di risanamento in corso nel famigerato impianto di stoccaggio del combustibile dei sottomarini nucleari di Andreva Bay non  hanno ancora prodotto un impianto di packing  per il combustibile nucleare esaurito. La baia di Andreyeva ospita attualmente circa 21.000 "assemblies" di combustibile nucleare esaurito alloggiati in tanks di stoccaggio fatiscenti e obsoleti. L'impianto si trova a 60 chilometri dal confine con la Norvegia ed è da tempo una preoccupazione ambientale per Oslo. La nave è necessaria per il trasporto delle scorie packaged da Andreeva Bay a Murmansk e dal deposito temporaneo costruito dalla Gran Bretagna o direttamente in treno a Mayak, il sito di ritrattamento nucleare russo negli Urali meridionali. Ed  arrivata appena fuori dall'avvio dello sviluppo complessivo del master plan».

Anche  Zolotkov è d'accordo: «E' un peccato che il lavoro di preparazione del trasporto del combustibile nucleare esaurito e delle scorie radioattive da Andreeva Bay abbia preso più tempo rispetto alla stessa costruzione della Rossita. La Rossita era stata costruita per questi scopi. Ora la nave attende solo un carico per il  trasporto».

Attualmente la nava che trasportano scorie nucleari e rifiuti contaminati da Nerpa all'ex base navale russa di Gremikha a Murmansk è la vecchia Imandra, del servizio nucleare. Ma  Zolotkov fa notare che «L'Imandra è stata costruita per il trasporto di assemblies di combustibile nucleare esaurito, a differenza della Rossita, che non è in grado di sopportare tali carichi».

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