[22/02/2013] News toscana

Lavoro e giovani europei, quali prospettive? Da Firenze le proposte del progetto "One Step Ahead"

«La Regione ha affrontato di petto il problema con Giovanisì, ma occorre creare più lavoro»

Un progetto europeo per dare speranze ai giovani del Vecchio Continente. Si tratta di "One Step Ahead", i cui partner - Baden-Wüttemberg, Governo Basco, Styria, Galles, Jamtland, Catalogna, Andalusia, Provincia di Livorno, Region Syddanmark, Rheinland-Platz, Oblastna Administracia Vidin, Västra Götaland - hanno lavorato per due giorni alla stesura di un documento articolato che stabilisce un sistema di garanzie per il futuro dei giovani in Europa.

«In tutta Europa le politiche per l'apprendimento, la formazione l'inserimento lavorativo dei giovani devono essere poste con forza al centro delle attenzioni e delle politiche di Unione europea, Regioni, Governi nazionali e locali - ha dichiarato l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini (nella foto), che ha presentato a Firenze le conclusioni del lavoro - Si tratta di un'emergenza, ben testimoniata dai dati, che mediamente vedono in Europa un giovane su quattro senza un lavoro e solo in tre paesi (Austria, Damimarca, Olanda) un tasso di disoccupazione giovanile inferiore al 10%. I giovani - ha continuato l'assessore - sono stati la prima vittima della crisi, negli ultimi quattro anni si è assistito ad una crescita esponenziale dei senza lavoro fra i 15 e i 24 anni e anche di coloro che non lavorano ma non sono nemmeno dentro un percorso formativo (Neet)».

Durante la due giorni fiorentina sono state confrontate esperienze di diverse realtà regionali, dai Paesi Baschi alla Stiria, dalla Catalogna al Baden Wuettemberg, che hanno costruito modelli per la formazione, il lavoro e l'autonomia dei giovani. L'efficacia di questi modelli, le idee per migliorali, le differenti concezioni che stanno alla base delle proposte, sono state illustrate e discusse e hanno costituito la base per il documento che sarà illustrato alla Commissione e alle altre istituzioni europee. In sintesi, il documento affronta il tema dell'investimento sulle competenze, al contrasto dello svantaggio attraverso percorsi individualizzati, l'inserimento nel mercato del lavoro attraverso sostegno al reddito e incentivi fiscali, il supporto alla creazione di un progetto di vita autonomo. 

«In Toscana la questione è stata affrontata di petto dalla Regione, con il Progetto Giovanisì, cercando di correggere alcune distorsioni come l'uso improprio dei tirocini formativi, o la riaffermazione dell'apprendistato come forma di ingresso principale nel mercato del lavoro, e con la legge per l'imprenditoria giovanile - ha aggiunto Simoncini - Quanto ai governi nazionali, l'Italia non si è fino ad oggi dimostrata troppo attenta: sarà un tema che il nuovo governo dovrà riprendere con forza. Dare nuove opportunità ai giovani significa, da parte del sistema pubblico, dare una risposta in termini di garanzie, di tutela, di aiuto a cogliere tutte le occasioni di occupazione che oggi esistono. Tutto questo, però, da solo non basta. Precondizione di ogni iniziativa a favore dei giovani è infatti il rilancio di uno sviluppo in grado di creare in tutti i paesi del nostro continente nuove e ulteriori opportunità. Perché non basta intercettare il lavoro che c'è ma abbiamo bisogno di più lavoro. E questo - ha concluso l'assessore - può arrivare solo con una ripresa a livello europeo».

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