[07/03/2013] News

Il boom delle rinnovabili non si ferma: nel 2012 installati quasi 5.700 MW in Italia

Ma Aper è preoccupata per il futuro: «Il nuovo governo adotti una politica coerente»

Secondo la prima stima a livello nazionale, aggiornata al 31 dicembre 2012, della produzione e della potenza degli impianti a fonti rinnovabili nel settore elettrico, diffusa dal Gestore dei sevizi energetici (Gse),  l'anno scorso le energie rinnovabili si sono confermate, in un contesto economico nazionale che sta vivendo una crisi drammatica, come uno dei comparti più in crescita, raggiungendo una produzione lorda di 92.460 GWh (nel 2011 erano 82.961 Gwh), mentre la potenza efficiente lorda è arrivata a 47.092 Mw (41.399 MW nel 2011), con quasi 5.700 MW in più installati in Italia.

Sulla base dei dati del Gse l'Associazione produttori energia da fonti rinnovabili (Aper), che riunisce e rappresenta i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, si chiede cosa ci sia da aspettarsi nei prossimi anni. Secondo Agostino Re Rebaudengo, presidente di Aper, «Sarebbe auspicabile che i positivi risultati fino ad ora raggiunti non venissero vanificati da politiche inadatte a promuovere un sempre maggiore utilizzo di fonti rinnovabili. La nostra speranza è che il Governo che verrà, in conformità ai vincolanti obiettivi europei e alla Strategia energetica nazionale (Sen) recentemente approvata, adotti una politica coerente, come suggerita dalle 26 azioni per lo sviluppo delle rinnovabili elettriche in Italia, proposte dalla nostra Associazione (aper.it) e sottoscritte dai principali partiti politici prima delle elezioni. Sarebbe un grave errore infatti non beneficiare degli effetti positivi dello sviluppo delle rinnovabili: risparmio nella "fattura energetica italiana" (non dovendo pagare gas, carbone e petrolio), nuovi posti di lavoro qualificati e, non ultimo, un ambiente migliore e quindi meno malattie dovute alle emissioni inquinanti e ad effetto serra».

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