
[08/03/2013] News toscana
In ottemperanza alle regole europee sui rifiuti
A Greenpeace, Mare Vivo e Wwf che ieri attaccavano la scelta di demolire il relitto della Costa Concordia a Piombino, definendola «Un nuovo pasticcio all'italiana», risponde oggi, nemmeno tanto indirettamente, il ministro dell'ambiente Corrado Clini (Nella foto): «Stiamo predisponendo un provvedimento che consentirà di rimuovere la Costa Concordia dall'Isola del Giglio e di portarla nel posto più vicino», cioè il porto di Piombino.
Alle tre associazioni ambientaliste che ritengono più efficiente e meno impattante portare il gigantesco relitto in un altro porto italiano (cosa che non dispiacerebbe affatto alla Costa Crociere) ed alle perplessità di carattere ambientale sollevate da Greenpeace, Mare Vivo e Wwf Clini, parlando a margine della presentazione del rapporto Ocse sulle performance ambientali dell'Italia, risponde con una motivazione squisitamente ambientale: «Come abbiamo detto stiamo predisponendo un provvedimento che consente di rimuovere la Costa Concordia dall'Isola del Giglio nel posto più vicino in attuazione delle regole europee sui rifiuti. Nel caso della Concordia, infatti, la si considera come un rifiuto e di conseguenza si applicano le norme sui rifiuti. Siccome è questa la situazione, abbiamo escluso la possibilità' di caricare e trasportare il relitto in giro per il Mediterraneo e cercare un posto dove recapitarlo. La regola dice che in quanto rifiuto va portata nel posto più vicino, che è il porto di Piombino».
Soddisfatto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: «Una notizia positiva e attesa. La decisione presa dal Consiglio dei ministri risponde al nostro progetto, per il quale ci siamo battuti fin dall'inizio di questa vicenda con insistenza. Dunque - prosegue - avevamo ragione, l'avevamo detto per primi e alla fine ci siamo riusciti. E oggi siamo soddisfatti. La nostra proposta era motivata da ragioni sia ambientali che economiche. Ambientali, perché il porto di Piombino è il più vicino al Giglio e quindi riduce i rischi durante la navigazione di trasferimento del relitto. Economiche, perché gli interventi che dovremo realizzare al porto di Piombino aggiungono a quella realtà industriale un importante vantaggio competitivo, oggi ancora più necessario a fronte della crisi della siderurgia. D'accordo con il sindaco della città Gianni Anselmi già nella prossima settimana ci incontreremo per definire meglio tutte le iniziative necessarie per consentire nei tempi previsti la realizzazione del progetto».