[12/03/2013] News toscana

Piogge in Toscana, l'altra faccia dell’emergenza: il bicchiere è mezzo pieno

Erasmo D'Angelis a greenreport.it: «Forse scongiurate gravi crisi idriche per la prossima estate»

In Toscana, la Sala operativa unificata della Protezione civile regionale ha emesso  l'ennesima allerta meteo (anche se di criticità moderata) per pioggia e temporali intensi sulla costa nordoccidentale e centrale della Toscana e nelle aree interne limitrofe, che si protrarrà fino alla mezzanotte di domani, 13 marzo.

In particolare, l'allerta riguarda le province di Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Siena, e i bacini di Magra, Versilia, Serchio, Arno (Valdarno inferiore) Cecina e Era. Situazione particolarmente critica è stata registrata attorno al lago di Massaciuccoli, che già ieri ha visto salire il livello dell'acqua fino a 41 centimetri al di sopra del livello del mare. L'impianto idrovoro della Bufalina è stato acceso ma si registrano tracimazioni del lago in località Quiesa dove il Consorzio di bonifica sta mettendo 1000 ballini di sabbia sugli argini. In provincia di Livorno,  la Protezione civile e i tecnici del settore  Difesa del suolo sono al lavoro, insieme al Consorzio di bonifica Fiumi e Fossi, per  monitorare la situazione  e tamponare la rottura dell' argine del torrente Isola, che a causa del maltempo si è rotto all'altezza della località Guinceri, nel territorio del comune di Collesalvetti, con conseguente inondazione della campagne circostanti. L'inondazione ha lambito anche l'abitato di Vicarello con l'allagamento di alcuni garage.

Forti criticità anche in una zona di competenza della provincia di Pisa  dove è esondato l'antifosso del Fosso Reale, che corre lungo la Fi-Pi-LI. In caso di ulteriore piogge, l'acqua potrebbe raggiungere la sede stradale con disagi anche per l'area, che si trova sul lato livornese della strada, dove la superstrada incontra la ferrovia Pisa/Vada.  In provincia di Firenze i livelli idrometrici di fiumi e torrenti sono tutti in aumento; il fiume Arno ha superato il primo livello di guardia agli idrometri degli Uffizi e di Ponte a Signa.  Immancabili poi, come sempre avviene dopo qualche giorno di pioggia, le frane che si registrano in varie parti della Toscana con disagi alla viabilità. Nel territorio fiorentino chiuse la SP 79 Lucardese al km 3 in località il Pino (Certaldo), la SR 2 Cassia al km 272 in località Bargino (San Casciano Val di Pesa) e la SP 17 Alto Valdarno in località Cancelli (Reggello).

Rimanendo nell'area centrale della Toscana, la diga di Bilancino ha raggiunto praticamente il livello di massimo invaso: all'11 marzo conteneva 70 milioni di mcon altezza sul livello del mare di 252 m. Particolarmente stridente è il confronto con la situazione riscontrata lo scorso anno già in questo periodo: nel marzo 2012 erano diversi mesi che in Toscana non cadevano piogge significative (i dati della Regione parlavano di 40% in meno di piogge rispetto alla media), e l'invaso di Bilancino conteneva circa 37 milioni di m3. Da stamani sono inoltre in funzione gli impianti del Consorzio di Bonifica dell'Area Fiorentina che permettono di tenere sotto controllo il livello dei fiumi della Piana. L'Arno ha infatti passato il primo livello di guardia all'idrometro degli Uffizi, rendendo difficile il deflusso degli affluenti.

Visto il quadro, il 2 aprile la Regione Toscana proclamò lo stato di emergenza idrica. Quindi se guardiamo oltre i disagi che si registrano in queste ore, questa situazione dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai cittadini della Toscana centrale per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico della prossima estate.

«La situazione che stiamo registrando quest'anno è completamente diversa da quella del 2012 - ha dichiarato a greenreport il presidente di Publiacqua Erasmo D'Angelis -  E' ancora prematuro slanciarsi in previsioni, ma in parte della Toscana centrale dovrebbero essere evitati lunghi periodi critici per la prossima estate. Ciò detto non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, ora è il momento di lavorare. Già dalla scorsa estate nel Chianti, una delle aree più critiche, stiamo provvedendo all'estensione delle rete servita dall'Anconella in modo da portare altri 6 milioni di m3; le altre criticità da risolvere nell'area che noi gestiamo, si registrano nel territorio pratese dove verrà realizzato un piccolo acquedotto in modo che Prato e Pistoia siano indipendenti dall'Anconella e poi dobbiamo migliorare il sistema di approvvigionamento nel Valdarno superiore. Per i prossimi 10 anni, nel territorio gestito da Publiacqua, abbiamo già investito circa 800-900 milioni di euro» ha concluso D'Angelis. 

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