[25/03/2013] News

La Germania cambia idea sul sito nazionale per le scorie nucleari. Salta Gorleben?

I tedeschi vogliono uscire dal nucleare, ma crescono i dubbi su come occuparsi delle eredità del passato

Il governo tedesco sta riconsiderando l'indicazione dell'unico sito del Paese candidato ad ospitare lo stoccaggio permanente di scorie nucleari, una localizzazione che dovrà essere decisa entro il 2015.

Ad oggi, il governo democristiano-liberale di Angela Merkel aveva indicato il sito di Gorleben, nella Bassa Sassonia, sulle rive del fiume Elba, nel nord-est del Paese, ma il piano ha dovuto affrontare le forti proteste dei cittadini, delle associazioni ambientaliste, dei Verdi e del fortissimo movimento no-nuke tedesco, preoccupati per la contaminazione delle acque sotterranee.

Il ministro dell'Ambiente Peter Altmaier ha detto ai giornalisti che il governo giallo-nero (o dell'Ape Maya, come lo chiamano i tedeschi) formerà un team composto da 24 persone provenienti da gruppi ambientalisti e dalle organizzazioni religiose che dovrà rivedere il piano per il nuovo deposito definitivo delle scorie nucleari e determinare e linea  guida per selezionare il sito candidato entro il 2015.

Altmaier ha anche rivelato che il gruppo di lavoro ridiscuterà da zero l'ipotesi di Gorleben come sito candidato. E' evidente che il calo nei sondaggi della colazione di cento-destra al potere, superata dall'alleanza Spd-Verdi e con la sinistra radicale  della Linke che rientrerebbe in Parlamento, stanno portando a più miti consigli la Merkel che cerca di disinnescare focolai di tensione come quello di Gorleben, dove non sono mancate grandi manifestazioni e scontri con la polizia per contrastare l'arrivo dall'estero di convogli carichi di scorie nucleari da immagazzinare nell'attuale deposito provvisorio.

Ma il problema del deposito nazionale permanente delle scoie resta in Germania, come in Ialia e negli altri Paesi nucleari od ex nucleari, come dimostrano anche le proteste contro i trni nucleari che dal piemonte raggiungono La Hague, in Francia, per riprocessare le scorie delle vecchie centrali nucleari italiane.

La Germania, dopo le imponenti manifestazioni antinucleari avvenute dopo il disastro di Fukushima Daiichi, ha deciso di uscire dal nucleare ed ora ha ancora più bisogno di prima di sapere dove mettere la venefica eredità radioattiva di un'avventura energetica finita male.

Torna all'archivio