
[29/03/2013] News
Dall'Ue arriva il parere positivo all'attuazione del piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi, sotto qualsiasi forma, provenienti dalla disattivazione delle unità 1 e 2 della centrale nucleare di Kozloduy, in Bulgaria. Infatti, secondo l'Europa, il piano non è tale da comportare (né in normali condizioni operative, né in caso di incidente del tipo e dell'entità di cui ai dati generali) una contaminazione radioattiva significativa sotto il profilo sanitario, delle acque, del suolo o dell'aria di un altro Stato membro, in particolare della Romania, la cui frontiera dista dal sito 4 km.
Il 16 febbraio 2012 la Commissione europea ha ricevuto dal governo bulgaro i dati generali riguardanti il progetto per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi derivanti dalla disattivazione delle unità 1 e 2 della centrale nucleare di Kozloduy. Sulla base di questi dati e di ulteriori informazioni e dopo aver consultato il gruppo di esperti la Commissione ha formulato il proprio parere favorevole. Dal parere risulta che in condizioni normali di disattivazione, gli scarichi di effluenti radioattivi liquidi e gassosi non comportano un'esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione di un altro Stato membro e che i rifiuti radioattivi solidi a bassa e media attività saranno immagazzinati nel sito, in attesa della disponibilità di un deposito nazionale, mentre i rifiuti solidi e i materiali residui non radioattivi - che soddisfino i livelli di esenzione - saranno esentati dal controllo regolamentare e destinati allo smaltimento come rifiuti convenzionali o al reimpiego o riciclo, nel rispetto dei criteri enunciati nella direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza.
Inoltre, risulta che in caso di scarichi non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di un incidente del tipo e dell'entità previsti nei dati generali, le dosi cui le popolazioni di un altro Stato membro potrebbero essere esposte non sarebbero significative sotto il profilo sanitario.