[08/04/2013] News toscana

Depurazione industriale nel distretto del cuoio, col nuovo accordo in arrivo 204 milioni di euro

E' stato siglato oggi da Regione, ministero dell'Ambiente, comuni e Associazione dei conciatori il nuovo accordo di programma sulla riorganizzazione della depurazione industriale nel comprensorio del cuoio e di quella civile del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole che aggiorna quello stipulato nel 2008.  L'accordo prevede risorse finanziarie per un valore di 204 milioni di euro di cui 145 immediatamente disponibili, che serviranno per portare a termine una serie di infrastrutture oltre che per risanare  il padule di Fucecchio.

«Siamo di fronte a un progetto che diventerà un'eccellenza europea di cui possiamo andare orgogliosi  - ha dichiarato  il presidente Enrico Rossi - Se lo merita una realtà industriale leader come è il distretto del cuoio e se lo merita la Toscana. Questa firma chiude oggi il cerchio di un lavoro lunghissimo in cui siamo riusciti a coniugare sviluppo industriale e tutela dell'ambiente, binomio inscindibile, raggiungendo in questo caso  livelli straordinari. Insieme alla razionalizzazione della depurazione urbana e industriale otteniamo  la salvaguardia della falda e il riutilizzo delle acque reflue, un risultato prezioso di fronte ai problemi frequenti di siccità legati anche al complesso fenomeno del cambiamento climatico», ha concluso il presidente.

Il lavoro è stato in effetti molto lungo, dato che il primo Accordo di programma è datato 2004 a  supporto di un progetto non proprio sostenibile che poi, per quanto possibile, è stato modificato con l'apporto anche delle associazioni ambientaliste. Nello specifico l'accordo attuale prevede: la ristrutturazione, il potenziamento e l'adeguamento dei 3 impianti di depurazione del comprensorio del cuoio; il collegamento a questi degli scarichi civili del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole per 22 mln di mc all'anno; la realizzazione dell'acquedotto industriale e della rete di distribuzione per il riutilizzo delle acque depurate nelle industrie del comprensorio del cuoio; l'eliminazione dei prelievi idrici dalle falde da parte delle industrie conciarie fino al riequilibrio delle falde; la riduzione degli inquinanti scarsamente biodegradabili sversati dalle aziende conciarie, oltre alla riduzione di cloruri e solfati negli scarichi; la riorganizzazione della depurazione civile della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole, e gli interventi, le azioni e le misure per la tutela ed il risanamento del Padule di Fucecchio.

«Si tratta di opere tra le più importanti in questa Regione - ha aggiunto l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini - Oggi diamo il via a 145 milioni di investimenti per realizzare cinque grandi interventi nell'area del cuoio, Empoli, Valdera, Valdelsa e Val di Nievole. Attualmente in Toscana, grazie agli 1,9 miliardi di interventi realizzati nel corso degli ultimi 11 anni, depuriamo il 76% delle acque. Grazie a questi ultimi investimenti insieme a quelli da realizzare con gli ulteriori 300 milioni (per realizzare altri 91 interventi nel resto della Toscana che saranno completati entro il 2015), riusciremo a depurare l'85% il che ci consentirà di rispettare le normative comunitarie».

Per quanto riguarda gli interventi prioritari (da realizzare entro il 2016) previsti dall'accordo, la suddivisione delle risorse è la seguente: riorganizzazione della depurazione e realizzazione dell'acquedotto industriale (54 milioni di euro); collegamento delle acque reflue urbane affluenti all'impianto di depurazione di Pagnana (valore 10 milioni di euro); riorganizzazione della depurazione civile del Circondario Empolese, della Valdelsa, della Valdera e della Val di Nievole (68 milioni di euro); tutela e risanamento del Padule di Fucecchio (5 milioni di euro); realizzazione del depuratore civile di Ponte Buggianese (8 milioni di euro)

Come detto, complessivamente l'accordo prevede investimenti per 204 milioni di euro, così suddivisi dalla provenienza: 46 milioni del ministero, 39 milioni della Regione Toscana, 14 milioni della Associazioni dei conciatori, 105 milioni a carico della tariffa del servizio idrico integrato. 

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