[17/04/2013] News

Una balena sorda è una balena morta

Una minaccia per la vita marina e le economie costiere

Secondo le stime dello stesso governo statunitense, presto 138.500 delfini e balene saranno feriti e forse uccisi lungo la costa orientale Usa, se le compagnie petrolifere verranno autorizzate ad utilizzare una nuova tecnica esplosiva e rumorosa per la ricerca offshore di petrolio e gas.

Il Dipartimento degli interni (Doi) Usa sta prendendo in considerazione la concessione di licenze a società geofisiche, che lavorano per conto di compagnie petrolifere e gasiere, di utilizzare le cosiddette "seismic airguns", vere e proprie armi ad aria compressa, per la ricerca offshore di petrolio e gas nell'Oceano Atlantico, dal Delaware alla Florida. Questi strumenti utilizzano l'aria compressa per produrre intensi impulsi sonori, 100.000 volte più intensi di quelli di un motore a reazione.

«Queste esplosioni forti vengono eseguite su base ricorrente - spiega l'Ong internazionale Oceana - vengono emesse ogni 10 secondi, per 24 ore al giorno, spesso per settimane. Sono così forti che penetrano attraverso l'oceano e per miglia nel fondo del mare, poi rimbalzano indietro, portando in superficie informazioni riguardanti la  posizione dei giacimenti di petrolio e gas sepolti».

Le esplosioni delle Airgun danneggiano balene, delfini, tartarughe marine e pesci, nel suo rapporto "A Deaf Whaleis A Dead Whale - Seismic Airgun Testing for Oil and Gas Threatens Marine Life and Coastal Economies», Oceana sottolinea che «Il tipo di impatti che mammiferi marini possono sopportare includono la perdita temporanea e permanente dell'udito, abbandono di habitat, l'interruzione dell'accoppiamento e dell'alimentazione, gli spiaggiamenti ed  anche la morte. Le Seismic airguns potrebbero devastare la vita marina e danneggiare la pesca e le economie costiere lungo la costa atlantica. I test sismici nell'Atlantico sarebbero anche il primo passo importante verso la trivellazione offshore, che danneggerà ulteriormente l'ambiente marino attraverso sversamenti, fuoriuscite di petrolio, distruzione degli habitat ed emissioni di gas serra. Questi test sismici, e tutte le conseguenze che possono derivarne, sono inutili perché non ci potrà essere alcuna trivellazione nell'Atlantico per almeno i prossimi cinque anni, e le compagnie petrolifere e gasiere hanno già concessioni non sviluppate su milioni di acri di terre federali ed acque».

Per questo Oceana ed altre associazioni stanno promovendo la petizione "Stop seismic airgun testing for oil and gas off the U.S. East Coast", indirizzata al presidente Usa Barack Obama, nella quale si sottolinea  che «Le seismic airguns e le trivellazioni offshore minacciano la pesca commerciale e sportiva, nonché la base del  turismo marino e della ricreazione costiera dal Delaware alla Florida. 730.000 posti di lavoro in questa regione dipendono da un oceano sano. Testare le seismic airgun è il primo passo verso l'espansione delle trivellazioni in acque profonde, la stessa pratica che ha causato il ben noto disastro dello sversamento petrolifero della Deepwater Horizon. Le trivellazioni offshore sono sporche e pericolose e le seismic airguns sono un insulto alle economie  ed agli ecosistemi oceanici. Rispettosamente, invitiamo l'amministrazione a respingere seismic airgun testing  nell'Atlantico».

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