[17/04/2013] News toscana

Costa Concordia: avanti piano su tutti i fronti. Arriva il primo dei 30 cassoni per sollevare la nave

Riprende a Grosseto l'udienza preliminare sulla vicenda della nave Costa Concordia, per la quale sono sei le persone con richiesta di processo, tra cui il Comandante Schettino unico presente in aula. Nell'occasione lo Stato italiano ha chiesto, tramite l'Avvocatura, oltre 37 milioni di euro di danni subiti per il disastro della nave. I danni sono quelli subiti da presidenza del Consiglio e ministeri di Ambiente, Trasporti, Economia, Difesa e Interni al 30/4/2012.

La decisione del ministero dell'Ambiente di costituirsi parte civile nel processo è stata apprezzata dal Wwf Italia. «Dato il contesto ambientale e naturalistico caratterizzato dal Santuario dei Cetacei e dalla prossimità di aree protette di interesse nazionale e regionale, come il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e il Parco Regionale della Maremma, la costituzione del ministero dell'Ambiente come parte civile nella vicenda processuale dell'incidente dell'Isola del Giglio è certamente un atto dovuto e quindi va espresso un plauso per avervi tempestivamente provveduto-hanno dichiarato dal Wwf- La presenza del ministero nell'azione processuale permette di tenere alta l'attenzione sulla tema del danno ambientale, una cui stima effettiva potrà essere definitivamente fatta solo dopo aver sollevato la nave e quindi dopo averla portata in sicurezza nel luogo destinato allo smaltimento.

La questione ambientale è riconosciuta dalla stessa compagnia Costa, che ha avviato progetti preliminari con importanti collaborazioni universitarie al fine di verificare la possibilità della ricostituzione delle praterie di posidonia ed si è inoltre dimostrata disponibile ad interventi compensativi. Una questione di questa delicatezza però non può essere risolta in termini volontaristici ma deve essere anche definita nelle fasi processuali che, ci permettiamo di osservare, al momento l'hanno comprensibilmente poco considerata. La posizione del Ministero dell'Ambiente dunque rafforza quella del Wwf che sin da subito ha sollevato il tema dell'incidenza ambientale diretta e potenziale del naufragio chiedendo anche una serie di interventi preventivi che peraltro sono stati in parte adottati. Il disastro Concordia hanno concluso dal Wwf- deve servire da monito per tutti e, così come ha già prodotto un Decreto Rotte innovativo, che aumenta il livello di sicurezza delle aree protette, deve ora produrre un'azione processuale che metta il tema ambiente nella scala di valori che gli è propria».

Intanto sul fronte delle operazioni di rimozione, i tecnici sono al lavoro da questa mattina vicino al relitto della Costa Concordia per montare il primo dei trenta cassoni, arrivato ieri al Giglio da Livorno con una chiatta a rimorchio, sulla parte emersa della nave. Secondo il progetto, i cassoni sono necessari per raddrizzare e far galleggiare la Concordia, una volta posizionati sui fianchi del relitto (15 per lato); quelli di sinistra saranno riempiti di acqua e lo scafo verrà fatto ruotare anche con l'ausilio di tiranti d'acciaio. Una volta in assetto, i cassoni saranno tutti svuotati dell'acqua e riporteranno a galla la nave che potrà essere così trainata nel suo porto di destinazione.

I cassoni non sono tutti uguali (i tre più grandi pesano 500 tonnellate l'uno, sono lunghi 30 metri, alti 11 e profondi 11): ventisei faranno sosta a Livorno per essere ulteriormente lavorati, mentre i quattro destinati alla prua giungeranno direttamente al Giglio entro la fine di maggio.

I lavori sono vissuti con trepidazione dalla comunità del Giglio che teme un calo di presenze turistiche per la prossima estate, che era stato parzialmente scongiurato l'anno scorso grazie all'effetto curiosità. Per questo il sindaco del comune di Isola del Giglio Sergio Ortelli scriverà al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti, ancora in carica per gli affari correnti. «Il prossimo Consiglio dei ministri, oltre a varare il decreto per l'adeguamento e l'ammodernamento del porto di Piombino su cui esprimiamo condivisione, inserisca anche la possibilità di sostenere in modo adeguato il progetto di rilancio turistico avviato, tra difficoltà enormi dall'Isola del Giglio. Un intervento necessario per ridurre al minimo il calo delle presenze e le sofferenze di un intero comprensorio che vuol dire Toscana. Per la seconda stagione consecutiva saremo costretti a convivere con il relitto della Concordia davanti a Giglio Porto. Il Governo faccia la sua parte», ha concluso Ortelli.

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