
[19/04/2013] News toscana
Avifauna rarissima nella piccola zona umida elbana spesso vandalizzata. L’esempio dei ragazzi
Tra Porto Azzurro e Capoliveri si apre il piccolo Golfo di Mola con la sua spiaggia e l'entroterra di pochi ettari di zona umida con acquitrini, canali e canneti. Siamo nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ma, soprattutto, siamo in una delle 609 Zone di Protezione Speciale (ZPS) nazionali proposte dall'Italia all'Unione Europea. Le ZPS sono aree individuate da ciascun Paese, sulla base di dettati di normative comunitarie, e inserite in un catalogo europeo di luoghi di massima tutela per la loro importanza come punti di ristoro per gli uccelli migratori.
La Zona umida di Mola è davvero un minuscolo angolo confinato tra le varie attività umane che circondano l'area naturale da terra e da mare. Spesso è stata teatro di vandalismi, come gli incendi della scorsa primavera che hanno distrutto parte delle passerelle, al centro di polemiche per la denuncia di incuria delle attrezzature, oggetto di diatribe per la considerazione di scarso valore del sito ambientale verso la promozione turistica e per l'abbandono di rifiuti sulla spiaggia.
Ieri,18 aprile, i ragazzi delle scuole che hanno partecipato alla manifestazione Mare Pulito hanno dato una lezione agli adulti e ai detrattori: fare qualcosa di utile e non chiacchierare inutilmente. Pulire la spiaggia è stato un gesto simbolico per andare avanti nella cura del territorio. Il Parco sta facendo la sua parte per migliorare lo stato del luogo e ha recentemente provveduto allo sfalcio del canneto nelle aree prossime alle passerelle. Si è attesa la fine di marzo per effettuare questi lavori per non arrecare disturbo perché il sito è importante soprattutto per lo svernamento degli uccelli acquatici. In tal modo si è operato per accogliere i migratori di passo primaverile che transitano dall'Africa verso il centro Europa.
In una mappa planetaria fissata nel mondo sensoriale di questi uccelli migratori c'è una bandierina che segnala Mola come punto GPS "autogrill" per quegli uccelli che seguono la rotta verso Nord. Così alcuni fanno scalo sostano per qualche giorno. Proprio ieri andando ad incontrare i ragazzi all'opera ho potuto osservare due esemplari di Sgarza ciuffetto, un piccolo airone bianco un po' goffo, che facevano la spola tra la battigia e il canneto. Sulla passerella ho incrociato invece una elusiva Schiribilla, un Rallide assai raro, grande come un merlo, che nidifica isolatamente in piccoli canneti. Chissà se sarà solo un turista di passaggio o se avrà trovato casa proprio a Mola! Per saperlo bisogna tornare nei prossimi giorni e avere la pazienza di ascoltare i richiami dal canneto per individuare i clandestini ben protetti dalla vegetazione. Ieri cantavano anche l'Usignolo e l'Usignolo di fiume: due piccoli uccelli molto diversi tra loro che nidificano con certezza nella zona umida.
Queste sono le immagini degli ospiti importanti di ieri. Sarebbe molto utile se i frequentatori dell'area ci riportassero le immagini delle specie osservate, potremmo tenere una lista degli ospiti eccellenti! L'area è stata affidata in convenzione ad un gruppo di volontari che presidiano le attrezzature e svolgono la manutenzione ordinaria ed ora stiamo interessando la Capitaneria di Porto per affrontare il problema delle vecchie barche abbandonate. Mola ha un grande valore per la tutela della biodiversità dell'Elba e unire le forze per migliorare la cura del luogo è un vantaggio per tutti.