
[26/04/2013] News
«L'aumento della domanda di metalli, i cui bisogni potrebbero essere 10 volte più elevati dei livelli attuali, richiama ad una revisione delle pratiche di riciclaggio per lottare contro gli effetti negativi sull'ambiente». E' quanto si legge nel rapporto "Environmental Risks and Challenges of Anthropogenic Metals Flows and Cycles (2013)" pubblicato dall'International resource panel e redatto dai ricercatori del suo Global metal flows working group.
Il rapporto è stato presentato a Berlino nel corso del dialogo di alto livello "Resource efficiency and Sustainable Management of Metals" e fornisce un'inedita e preoccupate dimensione delle sfide ambientali che pongono i metalli ed il contributo potenziale del riciclaggio per attenuarle. Il capitolo "Metal Recycling - Opportunities, Limits, Infrastructure" mette in rilievo i miglioramenti richiesti per i sistemi di riciclo dei metalli nel XXI secolo.
Secondo Achim Steiner, direttore esecutivo del Programma Onu per l'ambiente (Unep), «Dato che le popolazioni nelle economie emergenti adottano delle tecnologie e degli stili di vita simili a quelli dei Paesi Ocse, i bisogni mondiali di metallo saranno da 3 a 9 volte più elevati del volume dell'insieme dei metalli attualmente utilizzati nel mondo. E' urgentemente necessario un approccio diverso per far fronte alle sfide legate al riciclaggio di prodotti complessi contenenti in una grande varietà di metalli e di materiali interconnessi. I product designers devono fare attenzione che materiali come i metalli delle terre rare in prodotti come i pannelli solari, turbine eoliche o magneti per cellulari possano essere recuperati facilmente quando sono arrivati a fine vita».
I metalli costituiscono una parte essenziale dell'economia come materie prime di base per le infrastrutture. La previsione è che in futuronei Paesi in via di sviluppo la domanda rimanga forte a causa della rapida industrializzazione, mentre in quelli sviluppati a richiedere sempre più metalli saranno le nuove tecnologie. Dato che le tecnologie basate sulle energie rinnovabili, così come l'avvio della transizione ad una green economy globale, riducono i gas serra provenienti dalla produzione di metalli, la loro domanda è in grado di aumentare perché sono a più forte intensità di metallo delle fonti di energia fossile.
Un dilemma dal quale per Ernst Ulrich von Weizsäcker ed Ashok Khosla, co-presidenti dell'International resource panel, si esce con «Un aumento del riciclaggio di metalli» che «Dovrebbe attenuare alcuni degli effetti ambientali nocivi provenienti dall'utilizzo e dalla produzione dei metalli. Tuttavia, da solo l'aumento del tasso di riciclo non sarà sufficiente, ma deve essere accompagnato da una stabilizzazione del paniere della domanda di metalli».
L'utilizzo integrato dei metalli e dei loro composti provocano degli effetti a livello locale a causa dello sfruttamento minerario ed utilizza dal 7 all'8% dell'alimentazione mondiale di energia. Ci sono anche problemi legati alle emissioni metalliche, a partire dai combustibili fossili e dai fertilizzanti a base di fosfati, e la necessità di una soluzione definitiva per lo stoccaggio di alcuni metalli quando l'offerta supera la domanda.
Ma il Global metal flows working group fa notare che «Il riciclaggio necessita di molta meno energia per Kg del metallo prodotto con la produzione iniziale e diminuisce anche l'impatto globale dello sfruttamento minerario a livello locale. Il riciclaggio rallenta inoltre il bisogno di sfruttare i minerali a basso tenore, che è un procedimento che consuma più energia, ma al quale si tende a ricorrere più frequentemente quando aumenta la domanda. Il riciclaggio può quindi aiutare a prevenire la penuria di alcuni metalli preziosi di utilizzo corrente. In teoria i metalli possono essere riciclati pressoché indefinitivamente, il che permette dunque di ridurre il degrado dell'ambiente, il consumo di energia e di acqua e di facilitare così la transizione verso una green economy, low carbon ed efficiente in risorse».
Però la crescente complessità dei prodotti finiti rende difficile estrarre tutti i componenti ed il riutilizzo di tutti i metalli «A causa delle leggi della fisica e dell'economia». Il rapporto fa l'esempio di un telefono cellulare: «Può contenere più di 40 componenti, soprattutto dei metalli di base come il rame e lo stagno, e dei metalli preziosi della classe dei platini quali l'argento, l'oro ed il palladio».
I ricercatori sono convinti che «Al fine di aumentare i livelli di riciclaggio storicamente bassi, bisogna abbandonare l'approccio centrato sulla materia per un approccio centrato sul prodotto, gli obiettivi di quest'approccio si basano su una tecnica di riciclaggio che ha come obiettivo i componenti specifici di un prodotto e la loro complessità a fine vita ed elabora dei mezzi per separarli e recuperarli. L'ottimizzazione del riciclaggio dei prodotti a fine vita può evitare delle perdite di efficienza lungo tutta la catena del riciclo. L'integrazione globale di un tale approccio centrato sui prodotti sarebbe un progresso importante verso sistemi di riciclaggio efficaci, con un miglior rendimento delle risorse e verso la green economy».
Il ministro federale dell'ambiente tedesco, Peter Altmaier, intervenendo al summit di Berlino, ha detto che «Il nostro obiettivo è quello di rompere con la spirale delle materie prime utilizzando i materiali in maniera più cosciente. In Germania le materie prime sono utilizzate in maniera più efficace che 10 anni fa. Ma possiamo far meglio: entro il 2020 vogliamo raddoppiare l'efficienza delle materie prime rispetto ai livelli del 1994».
Se si considera la quantità di rifiuti provenienti dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche, il potenziale di riciclo è enorme: l'ammontare di questi rifiuti è stimato tra 20 e 50 milioni di tonnellate, cioè 3 - 7 kg. A persona all'anno. In Europa si parla di 12 milioni di tonnellate all'anno di e-waste e questo nei prossimi decenni è destinato ad aumentare di almeno il 4% all'anno, cioè 3 volte di più dell'aumento dei rifiuti solidi urbani. Però, il tasso di riciclaggio è ancora basso: in un rapporto precedente l'International resource panel ha rivelato che «Meno di un terzo dei circa 60 metalli studiati hanno un tasso di riciclo a fine vita al di sopra del 50% e 34 componenti sono riciclati ad un tasso inferiore all'1%».
Il rapporto avanza una serie di raccomandazioni che puntano a mettere in atto un sistema di gestione sostenibile dei metalli. Ecco le principali:
Sistemi certificati che si basano sulle Best available technologies (Bdt) ed altre misure che permettono di migliorare l'efficacia energetica ed entropica dello sfruttamento minerario; industrie del riciclaggio devono essere messe a punto e devono essere applicate a scala mondiale. Queste tecniche, differenti secondo le regioni, non richiedono una tecnologia elevata.
Dare un peso agli obiettivi di riciclaggio è un problema perché numerosi componenti essenziali dei prodotti complessi sono generalmente presenti a concentrazioni molto basse. Ci si deve quindi dare delle priorità differenti per i diversi metalli, come i metalli di base, i metalli speciali, i metalli della tecnologia di punta, ecc..
Gli obiettivi fissati per il riciclaggio devono tener di conto della perdita dei metalli dovuta alla fusione, tener conto dei limiti fisici, tecnologici e termo dinamici e non dare la ad uno o due metalli a detrimento involontario degli altri. Cercare di far quello che la termodinamica non permette è votato al fallimento. I policy makers devono definire gli obiettivi adeguati tenendo in conto il ciclo di vita dei metalli, così come l'expertise gli strumenti disponibili all'interno dell'industria del riciclo.
L'ottimizzazione e la progettazione dei sistemi possano aumentare molto i livelli di riciclaggio e diminuire gli impatti ambientali. Durante la progettazione di nuovi prodotti, i product designers devono tener conto del ciclo di vita, utilizzare le migliori conoscenze in metallurgia ed applicare dei processi di simulazione dei sistemi di riciclo rigorosi. La ricerca e l'educazione sono di un'importanza cruciale per preservare le conoscenze e condurre all'innovazione che permetta di massimizzare la produttività delle risorse.
Gli obiettivi della politica di riciclaggio devono quadrare con le determinazioni economiche. Con tanti operatori nel settore della raccolta e del riciclaggio, la sola applicazione dei regolamenti non è sufficiente a determinare la destinazione dei flussi di rifiuti contenenti metalli.
L'aumento dell'efficienza energetica durante la produzione iniziale può essere realizzata grazie al miglioramento dell'efficienza dei processi ed all'utilizzo dei flussi di rifiuti come fonte di metalli (ceneri, fanghi, scorie, ecc.)
Per leggere il rapporto integrale (in inglese):