
[06/05/2013] News toscana
La scelta ecologica dell'azienda vinicola Avignonesi
Toscana e vino rappresentano un binomio inscindibile, che ha come perno un territorio e un modus vivendi resi sublimi nell'immaginario mondiale. La storia di ogni calice di vino spesso affonda nella tradizione di una diversa casata nobiliare, e questo vale anche per l'azienda vinicola Avignonesi, che prende il nome dall'omonima famiglia, gli storici fondatori della tenuta le cui radici risalgono al XIV secolo. Più di settecento anni dopo, oggi l'azienda avvalora una volta di più il legame strettissimo col territorio, ma sceglie di farlo con la consapevolezza del XVI secolo, puntando sulla sostenibilità.
La storica cantina di Montepulciano (a coltivazione interamente biologica) lavorando per la copertura del vasto tetto della propria azienda agricola ha scelto una membrana di 2,5 mm utilizzata come sottostrato di preparazione e di impermeabilizzazione realizzato con un'elevata quantità di materiale riciclato pre-consumo (cioè derivante da scarti industriali) e post-consumo, riducendo così l'impatto derivante dall'estrazione e dalla lavorazione di materie vergini. Come afferma l'azienda installatrice (Derbigum), secondo l'Lca (analisi del ciclo di vita) consuma il 29% di energia in meno ed emette il 18% di CO2 in meno rispetto a un sottostrato tradizionale.
Quella di Avignonesi è l'esempio di una storia come tante, in Toscana, che ci insegna come dal legame con la propria terra possa nascere un'occasione di sviluppo. Saper conciliare le tradizioni della Toscana da cartolina con le possibilità dell'industria green rappresenta il nostro biglietto per il treno d'uscita dalla crisi. Ma è una lezione che, ironia della sorte, spesso attrae talenti fuori dal nostro territorio: Avignonesi è adesso nelle mani di Virginie Saverys, imprenditrice belga, come belga è l'azienda Derbigum.
Avere le capacità per primeggiare e non saperle sfruttare potrebbe trasformare in una condanna le opportunità che invece la Toscana rappresenta. Sia nella manifattura del riciclo che nell'offerta di un territorio di qualità, fino ad una produzione vinicola di vera eccellenza, la nostra Regione ha le carte in regola per giocare con successo sul mercato. Senza nulla togliere alle possibilità che giungono dall'estero, quindi, pretendiamo dalla Toscana che sappia fare la Toscana. Ma anche i toscani ci mettano del loro.