[06/05/2013] News toscana

Biologia marina a Livorno, l'occhio del ministero sulle risorse ittiche dalla Liguria al Lazio

Buone notizie per il Centro interuniversitario di Biologia Marina (Cibm) di Livorno, che è stato confermato dal ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali come responsabile scientifico per la raccolta dei dati sulle risorse ittiche e sulla pesca commerciale dalla Liguria al Lazio, per un'area totale di circa 42 mila km quadrati di mare da monitorare.

«Si tratta di una grandissima responsabilità e di una forte soddisfazione in quanto il monitoraggio scientifico svolto dal Centro fornisce indicazioni utili per una corretta gestione delle risorse, che rappresentano, in questo tratto di mare, un giro di affari di circa 121 milioni di euro l'anno», ha dichiarato il presidente del Cibm Massimo Gulì. Il settore risorse rinnovabili del Cibm ha iniziato a svolgere attività di ricerca a partire dal 1984 realizzando attività scientifica e di ricerca nel settore risorse ittiche, gestione della pesca, acquacoltura e studi di fattibilità di aree marine protette.

«Da allora le attività sono aumentate e si sono diversificate - ha aggiunto il direttore Stefano De Ranieri - grazie anche ai numerosi progetti di ricerca sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, ed è per questo che siamo un punto di riferimento anche per innumerevoli soggetti pubblici e privati italiani, europei ed extraeuropei».

Tra l'altro il ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali ha nominato Paolo Sartor, ricercatore del settore risorse rinnovabili del Cibm, membro di un ristretto gruppo di lavoro nazionale sulla direttiva europea sulla  "Marine Strategy". «L'attuazione in Italia della "Marine Strategy" alla realtà della pesca mediterranea, presenta molte criticità e quindi il gruppo di lavoro dovrà affrontare e risolvere importanti questioni per il Ministero» hanno concluso dal Cibm di Livorno.

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