[07/05/2013] News

Al via in Puglia il Festival della ruralità, per riportare al centro l'agricoltura

Dall’8 maggio a Castel del Monte il più grande evento rurale d’Italia

Cesare Veronico, presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia, ha presentato il Festival della Ruralità sottolineando che «E' il primo festival rurale d'Italia e si tiene nel più grande Parco rurale del Paese e forse d'Europa. Chiediamo il sostegno di tutti i soggetti attivi sul territorio perché questo si caratterizzi come il Festival del Sud, il luogo nel quale si valorizzi la figura del nuovo imprenditore agricolo, la cui immagine è ben diversa dalla vecchia idea di agricoltore».

Il Festival della Ruralità si terrà dall'8 al 12 maggio e, dopo l'apertura ufficiale mercoledì alle 17 a Castel del Monte, toccherà con eventi vari, degustazioni, dibattiti e visite guidate, tutti i Comuni del Parco. Le manifestazioni itineranti si svolgeranno nei Comuni Baresi di Andria, Cassano delle Murge, Gravina in Puglia, Corato e Altamura. Il Festival della ruralità in questi giorni accompagnerà i suoi ospiti lungo i sentieri più inesplorati, ma sarà anche il giusto supporto per aprire discussioni di enorme interesse, come quelle attorno alla figura dell'imprenditore rurale.

«Speriamo che iniziative come questa - ha aggiunto Veronico - facciano del Parco il luogo di riferimento per tutte le aziende agricole del territorio. Presenteremo un bando pubblico per 1milione 800mila euro da destinare alle aziende del Parco per finanziare la protezione e la salvaguardia del territorio. Vogliamo fare dell'area un modello in tutti gli altri campi come l'ecoturismo legato alla natura e alla cultura».

Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha spiegato che «Diversi anni fa siamo partiti dall'idea di un Parco come corpo vivente e non un sarcofago che contiene la natura mummificata, intangibile. I nemici del Parco sollevavano il problema che fosse un freno allo sviluppo economico, mentre scopriamo che nella pancia del Parco c'è la campagna e quel tipo di agricoltura, intesa come antropizzazione della natura che può diventare ricchezza. Questo festival è l'esibizione di un'idea moderna ed evoluta del Parco ed è un'intuizione destinata a diventare una scuola e molto più di una sperimentazione. I 13 Comuni dovranno predisporsi ad essere i protagonisti e non più i convocati. Il Parco ha un potenziale economico, civile, rurale, ancora tutto da esplorare.

Il festival, organizzato dal Parco dell'Alta Murgia con Legambiente, è  un'occasione importante per scambiare informazioni e tecniche innovative nel settore, allargare la diffusione delle migliori pratiche di buona gestione dei territori. Affrontare i processi sociali e culturali che questa trasformazione comporta, capire come dobbiamo misurarci con essi, quali le sfide che ci attendono. Secondo gli organizzatori, «Ruralità, una parola dal sapore antico che in realtà oggi rappresenta un settore in continua evoluzione, attraente dal punto di vista lavorativo, in grado di restiturci una visione di futuro sano, pulito, sostenibile. L'agricoltura moderna oggi non si limita a fornire solo prodotti. Le aziende agricole sono sempre più aziende agrituristiche, offrono soggiorni di qualità e ottima ristorazione in un contesto che ha mantenuto tutta la sua autenticità.  Il nuovo uomo di campagna ha a che fare con la conservazione del paesaggio, con la tutela dell'identità culturale, con progetti di agricoltura sociale per il reinserimento di persone con handicap, con la realizzazione di fattorie didattiche per avvicinare gli alunni al nuovo modello agricolo. La campagna è il luogo della buona energia. Le fonti rinnovabili e le biomasse qui trovano il loro luogo d'elezione e le aziende agricole scoprono nell'energia pulita un importante fattore d'integrazione del reddito. Il rurale di oggi ha sempre più a che fare con aree di particolare pregio ambientale. Si moltiplicano parchi e aree protette che accolgono al loro interno terreni agricoli gestiti da imprenditori sempre più giovani e preparati che preferiscono coltivare biologico. Ruralità oggi significa presidio del territorio e buona gestione delle risorse. Argine al consumo di suolo, alla mortificazione del paesaggio che soccombe spesso sotto i colpi della speculazione immobiliare».

Il presidente del Cigno Verde pugliese, Francesco Tarantini evidenzia che «Questo evento sposa l'idea di Parco di Legambiente, cioè non solo tutela del paesaggio e della biodiversità, ma anche strumento per creare sviluppo e occupazione nei settori dell'agricoltura, dei beni culturali e del turismo. L'agricoltura oggi è un importante alleato per le sfide ambientali e per lo sviluppo dell'economia verde».

Di valore aggiunto del Parco ha parlato anche la vicepresidente e assessore all'urbanistica della Regione Puglia, Angela Barbanente: «È un laboratorio verso un diverso sviluppo di conoscenza che porta economia, benessere. C'è uno scollamento tra il vivere urbano e il vivere rurale, spesso non siamo in grado di conoscere a pieno la nostra campagna, le ricchezze che essa produce. Soprattutto in una fase in cui abbiamo da programmare la nuova Pac c'è da rilanciare l'idea che i Parchi sono territori in cui si produce occupazione».

Tutte le informazioni relative al festival, il programma e i form di prenotazione, sono disponibili sul sito festivalruralita, parcoaltamurgia.it

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