[07/05/2013] News toscana

La crisi dell'acciaio sbarca a Roma: da Piombino risultato importante per la siderurgia europea

Adriano Bruschi a greenreport.it: «Da questa giornata non potevamo ottenere di più. Prossimo mese decisivo»

Per la manifestazione nazionale indetta a sostegno della siderurgia da sindacati e Rsu di Lucchini, Dalmine e Magona di Piombino, oggi a Roma, sono partiti 10 pullman dalla città toscana. La posta in gioco, infatti, è molto alta. E non solo per Piombino, che per anni ha vissuto d'acciaio: la partita che si sta giocando è la stessa da Taranto a Bruxelles, abbraccia tutta la siderurgia europea.

«Il futuro della Lucchini e della siderurgia italiana - spiegano i sindacati - non può più attendere», e passa anche da iniziative per «l'eco-innovazione dei processi e delle produzioni siderurgiche». Secondo alcuni non sarebbe più il momento di pensare all'acciaio, per l'Italia e per l'Europa: la produzione dei paesi in via di sviluppo sarebbe più che sufficiente, e a costi troppo bassi per perdere il confronto con quella europea. Ma è una corrente di pensiero che sembra già abbandonata, sia in sede nazionale che comunitaria. Come sintetizza Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom-Cgil, che si è impegnato personalmente oggi a Roma, «un paese industriale senza il settore siderurgico non è un paese industriale. Certo, servono degli investimenti perché si deve produrre senza inquinare, senza far morire le persone che lavorano nella siderurgia». Si tratta di scelte di politica industriale: se questa è la linea che si ritiene opportuno seguire - come sembra - allora la Lucchini rimane un laboratorio importante su cui puntare.

«Piombino grande questione nazionale per il futuro dell'industria - sottolinea infatti l'assessore toscano alle attività produttive, Gianfranco Simoncini - e grande questione sociale a livello regionale per le miglia di lavoratori coinvolti direttamente e nelle imprese dell'indotto. C'è bisogno di una politica nazionale per la siderurgia, che ne salvaguardi il ruolo nel nostro paese, secondo paese produttore a livello europeo, costruendo sinergie e strategie».

L'assessore, insieme ai sindacati, si è incontrato con la presidente della Camera Laura Boldrini, con la vice presidente del Senato Valeria Fedeli, con il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato e il sottosegretario Claudio De Vincenti. Nel corso dell'incontro l'assessore Simoncini ha chiesto un indirizzo forte al Governo da parte del Parlamento perché «la siderurgia sia assunta come una delle priorità per il rilancio industriale del paese. In tal senso c'è bisogno di una presenza forte sui tavoli europei che a breve debbono definire i nuovi livelli produttivi, e la siderurgia italiana deve essere salvaguardata».

In particolare al sottosegretario De Vincenti l'assessore ha chiesto una rapida convocazione del tavolo per Lucchini, in modo da poter fare il punto con il commissario Nardi sullo stato di avanzamento del piano industriale che sta predisponendo: una richiesta accolta dal ministro, che ha deciso di farlo mettere in agenda entro la fine di maggio.

Simoncini ha infine sollecitato una rapida conversione in legge del decreto, approvato dal consiglio dei ministri la scorsa settimana, su Piombino area di crisi complessa, auspicando modifiche che possano allentare i vincoli del patto di stabilità per favorire un veloce utilizzo delle risorse disponibili. Anche sul piano europeo la Regione si è mossa da tempo, chiedendo un incontro al vice presidente della Commissione Antonio Tajani a proposito del piano che la commissione sta elaborando per la ripartizione dei volumi siderurgici fra paesi produttori a fronte del calo di domanda degli ultimi anni. In vista dell'incontro è stata già messa in piedi una riunione preparatoria in maggio con lo staff del commissario.

«Non potevamo ottenere di più dalla giornata di oggi - commenta per greenreport.it Adriano Bruschi, presidente Legambiente Piombino Val di Cornia, oggi a Roma -, torniamo a casa con un risultato utile. Tutte le forze sono scese in campo e hanno ottenuto una risposta positiva dagli organi ministeriali. In particolare, l'impegno personale del neo ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, e l'impegno a costruire un tavolo di confronto con all'interno le parti imprenditoriali prima del confronto sul terreno europeo ritengo siano un risultato importante. Guardare alla siderurgia europea nel suo complesso rimane infatti l'unico modo per arrivare ad una qualche risoluzione stabile sul piano dell'industria. Dopo la giornata di oggi il prossimo mese si preannuncia decisivo, vediamo adesso che succede».  

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