[07/05/2013] News toscana

Per il territorio aretino arriva un Piano delle Vie Verdi

Una rete di Vie Verdi per il territorio aretino: non si tratta di un auspicio, ma della realtà presentata in un Piano dedicato, elaborato dalla provincia di Arezzo. «Progettare sentieri ciclopedonali, ippovie, percorsi escursionistici, recuperando antichi tracciati o aree normalmente dedicate ad altro uso come gli argini dei fiumi, vuol dire valorizzare e mantenere in buono stato l'ambiente, e quindi non consumare il territorio - ha dichiarato l'assessore provinciale Antonio Perferi (nella foto) - Non è un caso che all'interno del Servizio trasporti della provincia di Arezzo sia stato istituito l'Ufficio Mobilità sostenibile, che a partire dal 2010 si è strutturato con l'Unità Operativa Vie Verdi all'interno della quale sono state elaborate le linee progettuali.

Il Piano, finalizzato allo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi legati alla mobilità sostenibile e all'individuazione degli strumenti operativi in grado di garantire un virtuoso utilizzo del territorio, ha come obbiettivo principale un sano sviluppo economico che si innesta nella rete esistente delle eccellenze del territorio quali agricoltura, commercio, artigianato, eccellenze culturali e tradizioni locali, generando anche una destinazione turistica esclusiva. Il Sentiero della Bonifica è il precursore di questa filosofia», ha concluso Perferi.

Il Piano alla cui presentazione ha partecipato l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, ha un'altra peculiarità: quella della progettazione partecipata. Hanno infatti fornito il loro contributo, oltre agli enti pubblici, anche associazioni locali e nazionali, come la Fiab, il Cai e Fitetrek, il che ha favorito scelte funzionali in equilibrio con le peculiarità locali. Frutto di queste collaborazioni sono, ad esempio, la ciclopista dell'Arno, il recupero del tracciato della Ferrovia dell'Appennino Centrale, le ciclopiste del Ciuffenna e dell'Ambra, la rete delle ippovie e di tutto il tracciato legato alla transumanza e la rete dei sentieri Cai con la sentieristica delle riserve naturali.

«Obiettivo primario del Piano è quindi la connessione territoriale di quelli che sono oggi dei singoli segmenti per creare una rete ampia d'interesse turistico ed ambientale - ha aggiunto il curatore del Piano Riccardo Buffoni- Il Piano è infatti nato dalla sommatoria di molteplici attività ed è un documento di sintesi che raccoglie al suo interno sia i percorsi esistenti sia quelli in corso di approvazione, che congiuntamente andranno a completare un disegno di rete provinciale ciclabile, escursionistica ed equestre diffusa in modo omogeneo sul territorio e implementata utilizzando l'interscambio con il trasporto pubblico su treno e autobus.

Si tratta di uno strumento dinamico che, partendo da un quadro conoscitivo dettagliato, è in grado di attuare scelte che rispondano di volta in volta alle esigenze ed ai cambiamenti del territorio provinciale», ha concluso Buffoni.

Torna all'archivio