[08/05/2013] News

I repubblicani del Montana contro Wolverine

Il Montana, uno stato Usa della Montagne Rocciose del nord, ai confini con il Canada, si è opposto ad una proposta federale per nuove salvaguardie al ghiottone(Gulo gulo) dal quale prende il nome Wolverine, il feroce, combattivo ed indistruttibile supereroe della Marvel. Al Montana non interessa se il cambiamento climatico sta sciogliendo le ultime roccaforti  innevate montane di wolverine, ma il Fish and wildlife service potrebbe accogliere la proposta di dichiarare questo raro e sfuggente carnivoro specie a rischio di tutti i 48 Stati "contigui" (esclusi quindi l'Alaska, dove il ghiottone è comunque abbondante, e le Hawaii dove il Gulo gulo non c'è mai stato). Questo potrebbe porre fine alla spietata caccia di questo grosso membro della famiglia dei mustelidi che negli Usa viene anche chiamato volte chiamato "mountain devil", ed aprirebbe la strada ad una sua reintroduzione in Colorado e in alcune aree delle Montagne Rocciose meridionali, come parte di una strategia per incrementare le loro popolazioni, prima del calo che si prevede in futuro a causa del global warming.

L'areale del gulo gulo negli Usa si estendeva in tutte le Montagne Rocciose e nella Sierra Nevada in California, ma negli anni '30 questi potenti carnivori sono stati spazzati via in gran parte degli Usa a causa delle catture non regolamentate e delle campagne di avvelenamento. Nel ‘900 la loro popolazione è crollata e i ghiottoni si trovano ora solo nelle Montagne Rocciose del Nord, nel North Cascades Range dello Stato di Washington e nel Wallowa Range in Oregon. Singoli esemplari sono stati avvistati in California e Colorado. Nel nord America le uniche popolazioni abbastanza folte sopravvissute vivono in Alaska e Canada. Ma, come scrive The Nation, Montana, Idaho e Wyoming continuano a dire che per i circa 250-300 ghiottoni che vivono in tutto il West non sono necessarie salvaguardie federali. Nonostante le loro incerte prospettive future, i funzionari dei tre stati hanno detto che i  ghiottoni stanno bene e che non c'è nessun bisogno dell'intervento di Washington. In una lettera inviata il 6 maggio al governo federale, il governatore del Wyoming, il repubblicano Matt Mead, ha scritto: «Non ci sono prove che suggeriscono che i wolverines non si adatteranno sufficientemente alla diminuita coltre di neve nella tarda primavera (supponendo che sia presente) per mantenere la loro vitalità». I ghiottoni infatti dipendono dalle nevi montane per costruire le tane dove allevano i loro piccoli, generalmente in aree isolate.

I biologi non sono assolutamente d'accordo con il governatore Mead e dicono che con l'aumento delle temperature l'habitat montano del ghiottone potrebbe ridursi dal 48 di ben il 60% nei prossimi 80 anni. «Abbiamo una popolazione che si sta espandendo anche se è a rischio. Il che sembra strano a molta gente - spiega  Shawn Sartorius, il massimo esperto di wolverine dell'US Fish and wildlife Service - Ma quello che la gente non sa è che la classificazione di una specie come minacciata o in pericolo riguarda la previsione della minaccia per il futuro. Non sarei sorpreso se anche altri Stati facessero opposizione alla proposta del governo, dato che il governo lavora per una decisione definitiva per l'inizio del prossimo anno».

Le avvisaglie ci sono già: lunedì il direttore del Fish, wildlife and parks department del Montana, Jeff Hagener, il ha detto che «Non c'è alcuna minaccia imminente per ghiottoni» ed ha accusato i funzionari federali di «Prendere una decisione sulla base di un'ipotesi di ciò che potrebbe accadere, invece di utilizzare le migliori conoscenze scientifiche disponibili». Nell'Idaho, l'ufficio del governatore Clement Leroy "Butch" Otter (anche lui repubblicano) ha chiesto al governo federale come potrebbe aiutare il ghiottone nelle Montagne Rocciose, se la sua principale minaccia è un problema globale. Con una discreta faccia tosta, Sam Eaton, consulente legale dell'Office of species conservation, spiega candidamente: «Abbiamo solo messo in questione se l'Endangered Species Act  sia il meccanismo corretto attraverso il quale siamo in grado di regolare il cambiamento climatico».

E' chiaro che i governatori repubblicani vogliono cogliere l'occasione dello scontro sulla salvaguardia dei ghiottoni per attaccare la legge che protegge le specie in pericolo e le politiche di Barack Obama sui cambiamenti climatici, ma Sartorius ha risposo che «La mia agenzia ha utilizzato la scienza più aggiornata che esiste. Non  c'è alcuna intenzione di usare i ghiottoni come leva per regolamentare i gas serra».

Anche se i ghiottoni non sono ancora compresi nell'Endangered Species Act  il Colorado potrebbe andare avanti da solo con un programma di reintroduzione, deve però fare i conti con le industrie del legname e del turismo sciistico che si sono dette preoccupate che la reintroduzione dei wolverine impedisca lo sviluppo a causa di nuove restrizioni nell'utilizzo dei suoli. Ma la proposta federale dovrebbe escludere diverse attività umane dalla nuova normativa, evitando così un potenziale scontro tra i difensori della fauna selvatica e gli interessi del business. Inoltre, Randy Hampton, portavoce della Colorado parks and wildlife, ha ricordato che «Eventuali reintroduzioni in Colorado richiederebbero  l'approvazione da parte dei commissari di Stato per la fauna selvatica e dei legislatori».

Gli ambientalisti vogliono che l'amministrazione federale di Barack Obama agisca con più decisione di quanto sta facendo, mettendo subito i ghiottoni tra le specie a rischio di estinzione, il che offrirebbe loro maggiori tutele rispetto all'inserimento in una lista di specie minacciate. Secondo animalisti ed ambientalisti il pericolo di estinzione di wolverine è stato sottovalutato e Matthew Bishop, del Western Environmental Law Center, dà una versione completamente opposta a quella dei governatori repubblicani: «Le stime della popolazione del governo nascondono il fatto che solo una frazione della popolazione totale di 250 - 300 ghiottoni è in grado di riprodursi. Se si introducono gli effetti del cambiamento climatico, quelli che stanno già avvenendo e alcuni che si verifichi in futuro, certamente meritano di entrale nella lista degli animali in via di estinzione». 

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