[10/05/2013] News

«Alleanza per l'acqua» nel settore agroalimentare: risparmiare risorsa idrica si può

Gli eventi climatici estremi e quindi le prolungate carenze idriche che si sono verificate sempre con maggiore frequenza e intensità negli ultimi anni, hanno messo in evidenza la chiara necessità di una strategia di conservazione della risorsa idrica e di recupero di efficienza che riguardi tutti i settori di utilizzo. Al di la dell'applicazione delle normative, e dei buoni intenti (spesso generici) sono i numeri, i litri d'acqua risparmiati nei processi e lungo le filiere produttive, quelli che contano. Un esempio applicativo molto interessante in tal senso, viene dall'Emilia Romagna, nel settore agroalimentare.

Grazie all'Alleanza per l'Acqua (approvata con la delibera di Giunta del 5 marzo 2012), una partnership pubblico-privato che vede da un lato la Regione Emilia-Romagna e l'Arpa regionale e dall'altro il mondo cooperativo e imprenditoriale, è nato il progetto europeo Life Aqua, basato sull'analisi dell'utilizzo della risorsa idrica e sulla ricerca di strategie per il suo risparmio. Sono quindici le aziende che hanno aderito all'Alleanza per l'Acqua: Cevico di Lugo, I colli romagnoli e Le Romagnole (Forlì, settore vitivinicolo), Fruttagel di Ravenna (ortofrutta), Terremerse (Ravenna, ortofrutta, carni e cereali), Apofruit di Cesena (ortofrutta), Cooperativa Agricola Cesenate - Cac (sementi-grandi colture), Villa Bagnolo di Castrocaro (vitivinicolo), Granarolo di Bologna (settore lattiero-caseario), Conapi di Bologna (miele), Agribologna di San Pietro in Casale (settore ortofrutticolo), Grandi Salumifici Italiani - Gsi di Modena (carni), Italcarni di Carpi (carni), Unipeg Castelcarni di Reggio Emilia (carni) e il caseificio Santa Vittoria di Carpaneto di Piacenza (lattiero-caseario). L'obiettivo comune è quello di ridurre i consumi idrici sul territorio, aumentare le conoscenze e la consapevolezza sulla strategicità dell'acqua e tutelare la competitività e le eccellenze emiliano-romagnole. I risultati attesi, quantificati azienda per azienda, sono di rilievo: complessivamente entro il 2016 si attende un +11% di risparmio annuale di acqua equivalente a 400.000 metri cubi all'anno.

«L'agricoltura assorbe il 66% della domanda d'acqua regionale, ed è importante che l'uso di settore sia estremamente oculato- ha dichiarato l'assessore regionale all'ambiente e alla riqualificazione urbana Sabrina Freda - Per continuare a ridurre i consumi idrici è fondamentale insistere nella promozione e diffusione dell'Alleanza per l'Acqua, ed è necessario individuare nuove modalità extra-progettuali che permettano all'Alleanza di continuare ad essere "attraente" e vantaggiosa per le imprese, dal momento che è in grado di dare un forte impulso alla loro competitività. Serve dunque continuare la partnership pubblico-privata, sviluppando nuove proposte progettuali a livello regionale, nazionale ed europeo, con appositi programmi di finanziamento». Nel dettaglio, i dati del consumo d'acqua al 2011, con le relative stime di risparmio per ogni azienda sono i seguenti: per Cevico, che ha utilizzato 62.800 metri cubi d'acqua, si stima un risparmio di 3.000 metri cubi (+5%); Terremerse (54.269 metri cubi d'acqua consumati) ne risparmierà 5.000 (+9%); Fruttagel (1.456.788 metri cubi di consumo) 180.000 (+12%); per la cantina Le Romagnole (11.651 metri cubi utilizzati) il risparmio stimato è di 2000 metri cubi (+12%); per la cantina I Colli romagnoli il risparmio previsto è di 3.000 metri cubi, pari al 26% del consumo attuale (11.651 metri cubi d'acqua); Cac (17.358 metri cubi di consumo d'acqua) risparmierà 4.500 metri cubi d'acqua (+26%); la cantina Villa Bagnolo (420 metri cubi consumati) ne risparmierà 74 (+18%); per Granarolo, che nel 2011 ha consumato 1.089.885 metri cubi d'acqua, la stima del risparmio è di 135.000 metri cubi, corrispondenti al 12%; per i Grandi Salumifici Italiani, che hanno consumato 142.594 metri cubi d'acqua, si prevede un risparmio di 12.700 metri cubi, pari al 9%; per Italcarni, che ha consumato 417.021 metri cubi d'acqua, il risparmio ipotizzato è di 46.251 metri cubi, pari all'11%; per il caseificio Santa Vittoria, che ha consumato 39.785 metri cubi d'acqua, si prevede un risparmio di 3.650 metri cubi, equivalente al 9%. Questi risultati sono possibili grazie anche all'implementazione di un Kit del risparmio idrico, strumento di ausilio per le imprese, contenente una fase di valutazione dei consumi, il suggerimento di azioni di miglioramento e la quantificazione dei miglioramenti ottenibili sia in termini ambientali sia economici.

Il progetto europeo Life Aqua, prevede un finanziamento complessivo di 807.720 euro, co-finanziato dall'Unione europea per 403.860 euro: la Regione Emilia-Romagna contribuisce con 96.000 euro, metà dei quali co-finanziati dall'Ue. Le quindici imprese del territorio che hanno aderito all'iniziativa, possono inoltre utilizzare il logo "Mi applico" (da apporre sui loro prodotti e sui materiali pubblicitari) quale segno di riconoscimento del loro impegno verso il risparmio idrico.

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